La F1 cambia le regole dopo i sospetti sul ‘trucco’ della McLaren: cosa succede nel Mondiale in corso

Le dominanti prestazioni della McLaren nella stagione 2025 (ma anche già sul finire di quella passata) hanno riacceso i riflettori sulla gestione termica degli pneumatici in Formula 1, con il team di Woking capace di mantenere le gomme più fresche rispetto alla concorrenza. Un vantaggio tecnico che ha sollevato più di un interrogativo nel paddock, soprattutto in merito alla presunta esistenza di un "trucco" legale sulle vetture di Piastri e Norris per raffreddare le coperture durante la gara.
Nonostante i ripetuti controlli della FIA, inclusa un'ispezione approfondita della MCL39 dopo il GP di Miami, non siano emerse irregolarità, il sospetto è rimasto vivo nel paddock. "La posizione dell'organo di governo è da tempo che il progetto della McLaren è legale ma intelligente", grazie all'uso del flusso d'aria generato naturalmente dalla vettura.

Tuttavia, la normativa finora non vietava esplicitamente il raffreddamento delle gomme, ma solo il riscaldamento e il mantenimento della temperatura. Un vuoto normativo che, alla vigilia del GP del Canada, è stato colmato con l'ultimo emendamento approvato dal Consiglio Mondiale della FIA: il nuovo regolamento tecnico del 2026 chiarisce ogni ambiguità.
Le modifiche al regolamento: cosa cambia nel 2026
Il punto centrale è la revisione dell'articolo 10.8.3, che ora vieta in maniera esplicita qualsiasi dispositivo, sistema o procedura che abbia l'effetto di raffreddare, riscaldare o mantenere la temperatura non solo di mozzi e freni, ma anche delle "ruote complete". Un passaggio chiave per impedire soluzioni ingegnose che sfruttano il flusso d'aria per raffreddare gli pneumatici, come si era ipotizzato potesse accadere sulla McLaren.
Viene inoltre introdotto un nuovo articolo (3.17.1) sulle carenature delle sospensioni, che ora "devono essere sigillate internamente per impedire qualsiasi flusso d'aria interno". Anche questo per chiudere ogni possibile canale di raffreddamento mascherato.

Ma la FIA ha tenuto a precisare che queste modifiche non sono una risposta diretta a pratiche irregolari, bensì parte della consueta attività di aggiornamento normativo: un processo condiviso tra federazione e team, spesso avviato nei comitati tecnici per evitare sviluppi in aree grigie del regolamento. In altre parole, non c'è nulla da sanzionare retroattivamente.
Nuovi limiti per la raccolta dell'energia in qualifica
Il pacchetto di aggiornamenti 2026 tocca anche un'altra area critica: la gestione dell'energia durante le qualifiche. In alcuni circuiti, la difficoltà di recuperare gli 8,5 MJ previsti per giro ha portato a strategie di guida estreme, con i piloti costretti ad accelerazioni artificiali nelle curve lente per ricaricare le batterie.
Una situazione già evidenziata da Adrian Newey che, riguardo alle nuove monoposto per la F1 2026, aveva avvertito: "Sarà sicuramente una formula strana, in quanto i motori funzioneranno a vuoto come generatori per quasi tutto il tempo. Quindi, ci vorrà un po' di tempo per abituarsi alla prospettiva di vedere il motore lavorare duramente nel mezzo del tornante Loews (a Monaco, ndr)".

Per evitare comportamenti anomali potenzialmente pericolosi, la FIA si è riservata la possibilità di abbassare il limite di energia recuperabile a 5 MJ, nel caso in cui le strategie necessarie per raggiungere gli 8,5 MJ fossero considerate "eccessive".
Perché non cambia nulla nel Mondiale della Formula 1 2025
Le modifiche non avranno impatti sul campionato di Formula 1 in corso, né sulle classifiche attuali. Il regolamento 2026 guarda avanti, prevenendo sviluppi futuri più estremi e chiarendo definitivamente zone grigie che, finora, potevano essere interpretate. La McLaren resta regolare, ma da ora in poi non sarà più possibile giocare con il confine tra legalità e furbizia aerodinamica.