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Jean Alesi vende la Ferrari “F40” per far correre il figlio Giuliano in F2

“Tra avere una F40 in garage e vedere mio figlio correre non c’è paragone”. Così Jean Alesi ha spiegato perché ha venduto la sua Ferrari F40: “Giuliano corre in F2, è un disastro non ci sono sponsor, molti giovani si fermeranno”. La F40 fu un ‘dono’ di Nelson Piquet: “La inserì nel mio primo contratto alla Ferrari, Montezemolo quando lo lesse mi guardò e sorrise”
A cura di Alessio Pediglieri
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Jean Alesi ha raccontato uno degli aneddoti più curiosi degli ultimi anni in Formula 1 e che riguarda una macchina in particolare, la "F40", e la scelta che ha fatto in questi giorni per aiutare il proprio figlio, Giuliano, a proseguire nella sua giovane carriera da pilota nel mondo delle corse. Infatti, l'ex campione in ‘rosso' si è privato di un vero e proprio cimelio per ottenere il budget necessario che permetta a Giuliano di scendere in pista in Formula 2 con il Team HWA: "Una scelta dolorosa" ha sottolineato Alesi "ma non c'è paragone: se devo scegliere preferisco vedere mio figlio correre che avere una F40 chiusa in garage".

L'ex pilota di Maranello ha deciso così di aiutare il figlio in un modo quanto meno particolare e originale anche perché non si tratta di una macchina qualsiasi ma che ha una precisa storia alle spalle. E' un auto ‘ereditata' da Nelson Piquet in un racconto che è lo stesso lesi a delineare nei ricordi: "Nelson aveva già quasi finito la sua carriera, e io ero un amico e lui si improvvisò mio manager. Io ero semplicemente un ragazzo come potevo confrontarmi di persone importanti come Luca Cordero di Montezemolo e parlare di ingaggi?" E così Piquet preparò un contratto in cui inserì come "regalo" anche una F40: "Montezemolo lesse il foglio e poi mi guardò dicendo: ‘Per un giovane pilota sai cosa mettere nel tuo contratto!’

Un regalo di papà Jean che permetterà a Giuliano, classe '99, entrato nel 2016 nella Ferrari Driver Academy  di poter gareggiare ancora in F2 e di migliorare il 15° posto della passata stagione ottenuto con il team Trident. Una situazione che Alesi sottolinea non essere comune a molti piloti nelle classi F2 e F3 a causa della recessione economica prodotta dal coronavirus e dalla pandemia con il conseguente lockdown: "Sarà un disastro per chi corre in F2 e in F eroché il problema è che è quasi impossibile trovare sponsor. Mi auguro che questa situazione insegni a qualcuno di aiutare i giovani e dar loro speranza e coltivare sogni"

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