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Guerra in Ucraina

Il dolore di Vettel per la guerra in Ucraina: “È come un incubo da cui non possiamo svegliarci”

L’ex pilota della Ferrari era stato il primo pilota della Formula 1 a prendere posizione nettamente contro l’invasione dell’Ucraina da parte dei russi. Per la prima gara del Mondiale in Bahrein avrà un casco speciale.
A cura di Maurizio De Santis
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Il pilota dell'Aston Martin, Sebastian Vettel, ha preso posizione fin dal primo momento contro la guerra scatenata dalla Russia.
Il pilota dell'Aston Martin, Sebastian Vettel, ha preso posizione fin dal primo momento contro la guerra scatenata dalla Russia.
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Sebastian Vettel era stato uno dei primi piloti a rompere il muro di silenzio e di imbarazzo. L'ex ferrarista non aveva manifestato remore nell'ammettere che in Russia non avrebbe corso per alcun motivo, che contro la guerra scatenata da Putin in Ucraina andava presa una posizione molto forte anche nel mondo dei motori e della Formula 1. "Morti innocenti per idee folli, a quel Gran Premio non partecipo", le parole del pilota campione del mondo adesso all'Aston Martin. Non ci pensò due volte a esporsi, lo fece senza attendere comunicati ufficiali.

Poco dopo, il domino di sanzioni e riprovazione, ha cancellato la tappa di Sochi dal calendario della stagione iridata e il pilota russo Mazepin (la cui famiglia è molto vicina al leader del Cremlino) dalle competizioni. "È terribile quello che sta succedendo – dice Vettel nell'intervista al quotidiano tedesco Bild -. È come un incubo da cui non possiamo svegliarci".

Il casco di Vettel con i colori dell'Ucraina e il testo della canzone di John Lennon, Imagine.
Il casco di Vettel con i colori dell'Ucraina e il testo della canzone di John Lennon, Imagine.

Oggi come qualche settimana fa "Seb", sconvolto dall'evoluzione del conflitto, dal dramma delle immagini che arrivano dal fronte, dai bombardamenti che non risparmiano nemmeno gli ospedali, è tormentato. Sa che la sua popolarità può essere importante per veicolare un messaggio potente di "no alla guerra" e di sostegno al popolo ucraino. E così, in occasione del prossimo Gran Premio (il primo del Circus sarà in Bahrain), avrà in testa un casco particolare.

Lo striscione "no alla guerra" mostrato dai piloti del prossimo Mondiale di F1.
Lo striscione "no alla guerra" mostrato dai piloti del prossimo Mondiale di F1.

La livrea avrà i colori della bandiera dell'Ucraina, ci saranno anche la colomba della pace e il logo "No War". Sulla parte superiore comparirà anche il testo della canzone di di John Lennon "Imagine". Un gesto simbolico, semplice ma un modo per condannare la brutale aggressione di Putin. "È chiaro che avrei voluto non dover mettere in atto una cosa del genere. Ma è un gesto che sentivo di fare. Così come, dopo aver fatto una riunione con tutti i piloti, abbiamo pensato di mostrare che siamo uniti e difendiamo il popolo ucraino".

Un primo segnale c'è stato già: mercoledì scorso, prima della giornata inaugurale di test, hanno posato per una foto di gruppo sulla griglia di partenza. Avevano addosso magliette e reggevano uno piccolo striscione che recavano uno slogan molto chiaro: fermate la guerra, no alla guerra. Con la lettera o che era raffigurata a mo' di fiore ed era colorata con le sfumature gialle e blu della bandiera ucraina.

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