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Tour de France 2025

Pogacar manda in burnout Vingegaard e la Visma sull’Hautacam: “Hanno sentito l’odore del sangue”

Tadej Pogacar da solo, malconcio e ammaccato, è riuscito a mettere in difficoltà un’intero team avversario, la Visma di Vingegaard che si è sfaldata sull’Hautacam. Come ha fatto? Sfruttando la loro tattica suicida e gli errori di alimentazione: “Hanno sbagliato tutto, si sono eliminati da soli”
A cura di Alessio Pediglieri
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La prima salita ufficiale del Tour 2025, il mitico Hautacam, ha dato il proprio spietato verdetto sulle reali gerarchie in corsa. Che hanno stabilito che un solo uomo, Tadej Pogacar, è riuscito a mandare in bornout una intera squadra avversaria intera, la Visma | Lease a bike, del suo primo avversario alla maglia gialla, Jonas Vingegaard. Invece di riuscire nel loro lavoro di Team, alternandosi a tirare in salita per sfiancare lo sloveno, i compagni del danese si sono autoeliminati a vicenda, finendo tra le feroci critiche anche degli altri corridori: "Hanno sentito l'odore del sangue dopo la caduta di Tadej, ma sono finiti nella loro stessa trappola".

Cos'è accaduto sull'Hautacam: Pogacar mette in crisi tutta la Visma

In effetti, è dalla prima tappa del Tour de France, che la Visma ha mostrato una scelta decisa e forte in corsa per sfiancare il nemico numero uno, Pogacar e i suoi compagni della UAE. Ritmi altissimi, strappi violenti sulle prime salite, continuo alternarsi in testa al gruppo, sfruttando un plotone di campioni a disposizione di Vingegaard. Risultato? Dopo 12 tappe, Pogacar guida la classifica generale con oltre 3 minuti sul secondo e con distacchi già abissali su tutti gli altri. Dunque, è evidente che qualcosa non abbia funzionato e proprio sull'Hautacam è stato evidente l'errore della Visma.

Le critiche a Vingegaard e alla Visma: "Hanno sentito l'odore del sangue dopo la caduta di Pogacar"

Sull'erta che ha portato alla conclusione della 12a tappa e ridato la maglia gialla a Pogacar che è arrivato in solitaria, la Visma è letteralmente crollata, sfaldata lungo il cammino dalla sua stessa tattica suicida. Un burnout evidente, in cui sono andati in crisi tutti i compagni di Vingegaard che nel momento più importante si è ritrovato solo, senza alcuna possibilità di rispondere alla pari con Pogacar. "Molti si sono fatti saltare in aria cercando di tenere il passo della Visma-Lease a Bike" ha sottolineato Ilan Van Wilder, compagno di squadra di Evenepoel. "Ma anche la Visma stessa sdi è sfaldata perché con il loro modo di correre, semplicemente non si può pensare di riuscere a tenere il passo fino a Parigi. Quei ragazzi hanno sentito l'odore del sangue perché Tadej era caduto e aveva dato tutto, ma sono rimasti intrappolati nella loro stessa rete".

Anche Evenpoel ipercritico: "Tadej è di gran lunga superiore di tutti, e mancano ancora 10 giorni…"

Anche lo stesso Evenepoel, in difficoltà sulle prime salite pirenaiche, ha avuto parole da sentenza sulla Visma: "Alcune squadre hanno corso oggi come se fossero lì per supportare Pogačar e la UAE Emirates e non da avversarie… Non è il modo giusto di procedere, una mentalità che deve cambiare, soprattutto ora che la maglia gialla è già così lontana. Tadej era di gran lunga superiore a tutti gli altri, non serviva una tattica del genere. E mancano ancora 10 giorni…"

Visma sotto accusa, sbagliata anche l'alimentazione: "Non hanno fatto sufficienti scorte, hanno sbagliato tutto"

Una tattica suicida, in aggiunta ad un errore nella preparazione che ha dell'imperdonabile. A svelarlo, l'ex corridore Sep Vanmarcke, che ha corso per anni proprio nella Visma e ne conosce le strategie nelle pieghe: "Si sono bruciati a vicenda prima del previsto, dopo una tappa che non hanno saputo gestire. Pensavano che sarebbe stata una tappa tranquilla con una sola ultima ora impegnativa, ma non è stato così". Di fronte alle crisi dei compagni di Vingegaard, Vanmarcke ha le idee chiare: "Non hanno mangiato abbastanza prima e durante la tappa, è stato evidente. Non hanno fatto scorte sufficienti per una tappa più dura del previsto e l'hanno pagata sull'Hautacam. Recuperare in gara oramai non si può, c'è stato un errore di preparazione nutrizionale di base"

La resa della Visma: "Non ci aspettavamo un Pogacar così forte, non potevamo fare di più"

A confermare la resa incondizionata ancor prima delle altre salite pirenaiche e delle Alpi, è stata la stessa Visma, con le parole disarmanti di Grischa Niermann, il diesse del Team: "Non ci aspettavamo di perdere due minuti , ma è così e dobbiamo farci i conti. Abbiamo cercato di spingere, ma non è andata molto bene. Abbiamo comunque rispettato il piano di attaccare con Jonas sull’ultima salita, dove gli ho chiesto di elaborare un piano ma alla fine ha perso la testa. Pogacar era chiaramente di un’altra classe e noi non potevamo fare di più".

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