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Il campione di ciclismo Sagan si opera al cuore: il test di Satana lo costringe a fermarsi

Il campione slovacco 34enne ha scoperto un’anomalia nella frequenza cardiaca: subirà un’ablazione ma non corre rischi e potrà tornare subito all’attività agonistica.
A cura di Maurizio De Santis
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Peter Sagan sentiva il cuore scoppiargli in petto. E ha capito subito che la frequenza dei sui battiti era anomala. Se n'è accorto durante una corsa in mountain bike nei pressi di Valencia e ne ha parlato con il tecnico, Patxi Villa.

La consultazione dei dati raccolti sulle sue prestazioni ha fatto scattare il campanello d'allarme: "C'è qualcosa che non va…", sono state le parole dell'allenatore che – come riportato dalla Gazzetta dello Sport – non ha avuto alcun dubbio dinanzi a quei 200 battiti al minuto che sono una spia di pericolo rispetto a una frequenza massima intorno ai 190. Ha suggerito al 34enne tre volte campione del mondo su strada di fermarsi subito, programmando il viaggio in Italia perché fosse visitato e monitorato al Centro Medico a Imola.

L'esito dei controlli effettuati dal campione slovacco gli dà una brutta notizia (deve operarsi) e una buona (né vita né carriera sono a rischio), che contribuisce a spazzare via i cattivi pensieri e il timore di essere costretto ad abbandonare l'attività agonistica come accaduto a Sonny Colbrelli.

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Però quegli episodi di tachicardia anomala ad elevata risposta ventricolare vanno affrontati e superati con un'ablazione al cuore. Il test di Satana – un esame che porta al massimo il livello di sforzo fisico – è stato rivelatore. Non c'era altra strada se non l'intervento svolto all'ospedale universitario Lancisi di Ancona, nel reparto di cardiologia e aritmologia diretto dal professore Antonio Dello Russo.

Sagan si sottoporrà allo stesso tipo di operazione che è stata praticata nel 2021 a Elia Viviani e a Martina Fidanza. L'anomalia nella frequenza cardiaca rilevata sul ciclista slovacco non è preoccupante né legata a qualche patologia, ecco perché c'è grande ottimismo e che non influirà sull'attività agonistica. Pochi giorni dopo l'operazione potrà di nuovo inforcare i pedali con l'obiettivo di centrare la qualificazione olimpica: il 16 e il 17 marzo sarà impegnato a Marsiglia poi a seguire in Coppa del Mondo in Brasile.

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