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Coronavirus, annullato il Giro delle Fiandre dopo 101 anni: si era corso anche durante la guerra

Dopo 101 anni non si correrà il Giro delle Fiandre, classica monumento del ciclismo, a causa dell’emergenza Coronavirus. La regina delle classiche va in strada ininterrottamente dal 1919 e non si era fermata in occasione della Seconda guerra mondiale. Il ministro dello Sport Ben Weyts ha dichiarato: “Dobbiamo anche mostrare un senso di responsabilità”
A cura di Marco Beltrami
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L'emergenza Coronavirus produce ancora effetti sul mondo dello sport. Dopo il rinvio dell'inizio del Giro d'Italia, è stata annullato un altro grande appuntamento del ciclismo internazionale. Non andrà in scena infatti l'edizione 2020 del Giro delle Fiandre, una delle grandi classiche del Nord. Si tratta di un vero e proprio record, visto che la corsa è andata in strada ininterrottamente dal 1919 senza fermarsi nemmeno in occasione della seconda guerra mondiale.

Coronavirus, dopo 101 anni stop al Giro delle Fiandre grande classica del ciclismo

Il Giro delle Fiandre si ferma dopo 101 anni. L'emergenza Coronavirus ha spinto le autorità del Belgio e gli organizzatori ad annullare la regina delle classiche del ciclismo che non era stata interrotta nemmeno in occasione della Seconda guerra mondiale. Una decisione dunque storica per le due ruote, con il prestigioso appuntamento in programma il 5 aprile, difficile da collocare anche più avanti. Il calendario delle competizioni infatti rischia già di infittirsi, alla luce degli altri provvedimenti, come quello legato per esempio allo spostamento della data iniziale del Giro d'Italia. Nei prossimi giorni potrebbero arrivare ulteriori comunicazioni ufficiali.

Le parole del ministro dello Sport belga sull'annullamento del Giro delle Fiandre

Niente da fare dunque per la classica monumento del ciclismo. L'annuncio sullo stop al Giro delle Fiandre è arrivato dal ministro dello Sport Ben Weyts al quotidiano Het Niuwsblad. Quest'ultimo ha evidenziato le difficoltà legate al corretto svolgimento della manifestazione, alla luce delle restrizioni per contenere il contagio del Coronavirus: "‘Non credo che sia realistico correre la Ronde. Siamo onesti, non credo che sarà fattibile. Un intero plotone in arrivo da tutto il mondo che si sposta nelle Fiandre pochi giorni dopo il 3 aprile, quando dovrebbero terminare le varie misure di contenimento… Dobbiamo anche mostrare un senso di responsabilità".

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