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Ciclismo nel panico, scoperto un nuovo doping impossibile da rilevare: proviene da un verme marino

Allarme rosso nel mondo del ciclismo e nello sport in generale: è stata isolata una molecola capace di ossigenare il sangue umano 40 volte in più rispetto al normale. Quasi impossibile da individuare ai controlli antidoping sarebbe già in circolazione: “Un noto ciclista che ha corso il Tour, l’ha richiesta…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il mondo del ciclismo è sotto shock dopo la conferma che sta entrando in produzione una nuova forma di doping che sembra praticamente impossibile ad oggi riconoscere e individuare. Una emoglobina di ultima generazione che viene estrapolata da un verme marino capace di assorbire una quantità di ossigeno 40 volte superiore a quella umana, sfruttando una molecola circa 250 più piccola. Il tutto permetterebbe così a chi l'assume ad avere la possibilità di superare le soglie consentite ritrovandosi nel sangue una quantità di ossigeno impressionante.

Ci risiamo: il binomio ciclismo-doping potrebbe ritornare ad essere inossidabile come era avvenuto a cavallo degli anni 80 e 90, i più neri di questo sport che lo macchiarono indelebilmente al punto tale che ancor oggi c'è chi continua a sospettare il massiccio uso di sostanze dopanti da parte dei campioni sui pedali. Non è un caso che ciclicamente si ritorni a parlare di doping non appena si compiono prestazioni di altissimo livello, dimenticando che proprio il ciclismo da anni è la disciplina in cui gli atleti sono controllati 365 giorni l'anno, 24 ore su 24.

I controlli antidoping nel ciclismo avvengono tutto l'anno, intensificandosi durante gli eventi principali
I controlli antidoping nel ciclismo avvengono tutto l'anno, intensificandosi durante gli eventi principali

Eppure, l'allarme in questi giorni sta risuonando forte perché è stata scoperta una nuova sostanza illecita che potrebbe far saltare di nuovo il banco. Si tratta di una scoperta unica e preoccupante, colpa della Arenicola marina, un verme che si trova su molte spiagge, usato per pescare, ma che in realtà possiede delle straordinarie capacità di assorbimento dell’ossigeno. Questo verme è in grado di vivere senza respirare per ore fuori dall'acqua grazie allo sviluppo di una emoglobina speciale, a tal punto che può assorbire una quantità di ossigeno 40 volte superiore a quella umana.

L'Arenicola marina, il classico verme che si usa per pescare è il "colpevole" del nuovo doping
L'Arenicola marina, il classico verme che si usa per pescare è il "colpevole" del nuovo doping

Ovviamente gli studi scientifici hanno portato a individuare e separare tale molecola per scopi medici e curativi ma il mondo dello sport si è fatto subito avanti a tal punto che sembra che questo doping di ultimissima generazione si sia già insinuato tra le maglie di varie discipline tra cui lo sci e, appunto, il ciclismo. Il rischio che questa pratica si espandi e dilaghi a macchia d'olio è più che concreto perché possiede caratteristiche ben precise. Questa emoglobina speciale infatti viene liofilizzata, quindi viene conservata in polvere e può essere anche molto più facilmente nascosta ed è meno deperibile delle tradizionali sacche di sangue: ha una durata fino a cinque anni e può restare tranquillamente a temperatura ambiente.

Chi l'ha analizzata e studiata, il ricercatore francese Franck Zal ha già spiegato che alcuni atleti si sono fatti avanti per capire dove reperire e come utilizzare il prodotto vietato – ancora non inserito tra le sostanzi dopanti da parte dell'Agenzia Mondiale Antidoping: "Siamo stati contattati da sportivi, da palestre, da persone che sanno che questa molecola può essere dopante ma anche che è quasi impossibile fa scoprire perché è identica ai nostri globuli rossi… Un noto ciclista, con un nome straniero, la cui squadra partecipa al Tour de France" ha poi concluso il biologo ricercatore, "mi ha contattato perché voleva un po' del prodotto".

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