Si rifiutano di allenarsi con i russi del Krasnodar, caos totale: “Hanno lasciato la sede del club”

La guerra in Ucraina è iniziata ormai poco più di una settimana fa. L'invasione militare della Russia ha messo a dura prova il popolo ucraino e l'Europa intera. Un'offensiva inaspettata che ha avuto conseguenze anche nel mondo dello sport. Diversi calciatori militanti nei club russi, hanno infatti deciso di lasciare il Paese poiché contrariati dallo scoppio della guerra. Un'azione collettiva da parte di diversi tesserati stranieri che hanno voluto interrompere i propri accordi, proprio come accaduto anche nel mondo del basket, con l'addio di Daniel Hackett al Cska Mosca per ritornare alla Virtus Bologna.
Il calcio russo invece è stato penalizzato da Uefa e Fifa con l'esclusione di Nazionale e club a tutte le competizioni europee attualmente in atto. Dai playoff Mondiali a Champions, Europa e Conference League. Una situazione in continua evoluzione che tutti si augurano di poter risolvere nel minor tempo possibile. Nel frattempo però regna il caos totale. Diversi club russi stanno registrando gli addii di calciatori importanti, non soltanto ucraini, ma anche di altri Paesi. È il caso del Krasnodar, squadra appartenente all'omonima città della Russia meridionale. Otto calciatori stranieri si sono rifiutati di allenarsi.
Una decisione che ha sorpreso il club, già scosso dalle dimissioni del proprio allenatore Daniel Farke e del suo staff, che si è trovata di fronte il muro eretto da buona parte dei giocatori della squadra che hanno deciso di non prendere parte agli allenamenti con la squadra. Tra i dissidenti anche Gregorsz Krychowiak, il polacco che si è sin da subito schierato con loro come promotore di questa decisione.
Ecco perché il Krasnodar, messo alle strette, ha così deciso di pubblicare un comunicato in cui spiega di aver sospeso i contratti di ben otto giocatori: Wanderson Maciel, Caio, Eric Botheim, Christian Ramirez, Junior Alonso, John Cordoba, Victor Klasson e Remy Cabella. "Hanno già la lasciato la sede del club e si alleneranno in proprio". Una scelta degli stessi giocatori i cui contratti però resteranno validi in attesa che tutto possa presto tornare alla normalità.