Ronaldinho: “Cosa farò in futuro? Riabbraccerò mia mamma che ha sofferto per la pandemia”

Dopo i suoi trascorsi davvero poco edificanti dietro le sbarre dei carceri paraguaiani, Ronaldinho torna a parlare e lo fa con "ABC Color", ricordando momenti magici di una carriera tra le stelle più splendenti del firmamento del calcio internazionale. Senza dimenticare gli ultimi tempi, difficili a livello personale e familiare proprio per le vicissitudini che lo hanno portato al centro delle cronache, prima per detenzione di documenti falsi poi per le accuse di riciclaggio.

Perché Ronaldinho si trovava in Paraguay

Ovviamente Ronaldinho ha voluto subito spiegare il motivo reale della sua visita in Paraguay a seguito della quale è finito in manette: "Siamo venuti in questo Paese attraverso alcuni contratti gestiti direttamente da mio fratello, che è il mio rappresentante. Siamo venuti per partecipare al lancio di un casinò online e per il lancio del libro "Craque da Vida" che è stato organizzato con la società brasiliana ‘Che' ha il diritto di sfruttare il libro in Paraguay ‘.

La pandemia e la lontananza dalla mamma

Purtroppo per il brasiliano, il passaporto falsificato gli ha aperto le porte del carcere dal quale è uscito solamente dietro una ingente cauzione. Ma, malgrado tutto ciò, Ronaldinho ha voluto elogiare la gente paraguaiana che ha incontrato e sta già pensando cosa fare una volta finita l'emergenza sanitaria in seguito alla quale sta scontando la quarantena lontano da casa: "Spero di riabbracciare mia mamma il prima possibile, anche perché ha avuto giorni difficili durante la pandemia. qui in Paraguay? Ho sentito il calore, l'amore e il rispetto di tutti i paraguaiani dal primo giorno in cui sono arrivato nel paese, sono molto grato a tutti".

Il tassato e i tre ‘magic moment' della carriera del brasiliano

I ricordi del passato, invece, passano dal successo ai campionati del Mondo 2002, "È stato davvero speciale. Vincere i campionati del mondo è sempre qualcosa di molto importante ed emozionante" a quello precedente, sempre con la nazionale verdeoro della conquista dei Mondiali Under 17: " E' un bel ricordo, il Brasile non aveva mai vinto quel titolo, era importante per l'inizio della mia carriera". Fino al suo arrivo al Barcellona: "Un altro momento magico, non sono rimasto a lungo ma conquistare una Champions League con il Barça è stato qualcosa di molto speciale"