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Superlega europea di calcio

Nove club si ritirano dalla Superlega: l’Uefa annuncia dure punizioni per Juve, Real e Barcellona

L’UEFA rompe gli indugi ed annuncia ufficialmente di aver trovato un accordo con 9 dei 12 club fondatori della Superlega: i 6 club inglesi, l’Atletico Madrid, l’Inter e il Milan. Per loro ci sarà solo una sanzione economica. Nessun accordo invece con i 3 club ‘ribelli’ più ostinati: Juventus, Real Madrid e Barcellona, per i quali sono preannunciate punizioni ben più severe.
A cura di Paolo Fiorenza
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La fallita Superlega potrebbe aver ricevuto oggi la mazzata definitiva dall'UEFA, che ha ufficializzato l'accordo trovato con 9 dei 12 club ‘fondatori' del progetto: i 6 club inglesi (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester United, Manchester City, Tottenham), l'Atletico Madrid, l'Inter e il Milan. Queste 9 società si ritirano ufficialmente dalla competizione in cambio di una sanzione ridotta: pagheranno una cifra collettiva del valore totale di 15 milioni di euro, destinata a progetti legati a bambini, giovani e calcio di base, inoltre vedranno trattenuto il 5% degli incassi europei di una stagione, che verrà ridistribuito.

Nessun accordo invece con i 3 club ‘ribelli' più ostinati: Juventus, Real Madrid e Barcellona. Nei confronti di queste 3 società l'UEFA preannuncia punizione ben più severe: "La questione sarà prontamente deferita agli organi disciplinari competenti". Il procedimento davanti agli organi competenti può arrivare alla squalifica per due anni dalle coppe europee.

Era da parecchi giorni che andavano avanti fitti colloqui tra l'UEFA e i club che avevano dato vita alla Superlega, con l'obiettivo di trovare un accordo che riuscisse a riportarne almeno 9 nell'alveo delle istituzioni calcistiche. Secondo quanto stabilito dallo statuto della competizione, infatti, in caso di abbandono di 9 membri su 12 il contratto della Superlega ne avrebbe decretato automaticamente la fine, potendosi forzare la liquidazione dell'ente che era stato creato ad hoc per gestire la competizione.

Ecco dunque, dopo l'intesa trovata prima con i 6 club inglesi e l'Atletico Madrid, anche quella con l'Inter ed infine quella col Milan, decisiva per arrivare a quota 9 e diffondere la nota ufficiale di oggi con la convinzione di avere armi affilate qualora – come sembra probabile – si finisca davanti alla giustizia ordinaria, come minacciato a loro volta dai 3 club ‘ribelli' oltranzisti, ovvero Juve, Real Madrid e Barcellona.

Nel comunicato diffuso da Nyon, si precisa che "in uno spirito di riconciliazione e per il bene del calcio europeo, 9 dei 12 club coinvolti nel progetto della cosiddetta ‘Superlega" hanno presentato all'UEFA una ‘Dichiarazione di impegno del club' che definisce la posizione dei club, inclusi la loro fedeltà alle competizioni UEFA per club e alle competizioni nazionali per club".

In seguito alla messa per iscritto della abiura della Superlega, l'UEFA annuncia dunque che per i 9 club ‘pentiti' "le misure di reinserimento approvate sono complete e definitive". Le società in questione riconoscono e accettano che il progetto della Superlega è stato un errore e chiedono scusa ai tifosi, alle federazioni nazionali, ai campionati nazionali, ai club europei e all'UEFA. Hanno anche riconosciuto che il progetto non sarebbe stato autorizzato in base agli Statuti e ai Regolamenti UEFA, punto quest'ultimo negato fermamente da Juve, Real e Barcellona, che su questo si fanno forti di un pronunciamento di un tribunale di Madrid e potrebbero dare vita ad una battaglia legale durissima.

Il comunicato UEFA precisa ulteriormente i termini dell'accordo con le 9 società in questione. In particolare, ogni club:

  • Riconosce e accetta senza riserve la natura vincolante degli Statuti UEFA
  • Si impegna a partecipare a qualsiasi competizione UEFA per club in ogni stagione per la quale quel club si qualifichi per merito sportivo
  • Rientrerà nella European Club Association (ECA), che è l'unico organo di rappresentanza per i club riconosciuto dall'UEFA
  • Adotterà tutte le misure in suo potere allo scopo di porre fine al proprio coinvolgimento nella società istituita per formare e gestire la Superlega e cessare qualsiasi azione legale correlata esistente
  • Come gesto di buona volontà, e insieme agli altri club, effettuerà una donazione per un totale di 15 milioni di euro, da utilizzare a beneficio dei bambini, dei giovani e del calcio di base nelle comunità locali di tutta Europa, incluso il Regno Unito
  • Sarà soggetto alla trattenuta del 5% dei ricavi che avrebbe ricevuto dalle competizioni UEFA per club per una stagione, che verrà ridistribuito
  • Accetta che vengano inflitte ammende sostanziali qualora cerchi di giocare in una tale competizione non autorizzata (100 milioni di euro) o violi qualsiasi altro impegno che ha stipulato nella Dichiarazione di impegno del club (50 milioni di euro)
  • Fornirà impegni individuali all'UEFA in cui tutti i princìpi e valori stabiliti nel Memorandum of Understanding 2019 tra l'UEFA e l'ECA sono accettati

Il presidente UEFA Ceferin ha poi aggiunto: "Ho detto al Congresso UEFA due settimane fa che ci vuole un'organizzazione forte per ammettere di aver commesso un errore. Questi club hanno fatto proprio questo. Accettando i loro impegni e la volontà di riparare il disagio che hanno provocato, l'UEFA vuole lasciarsi questo capitolo alle spalle e andare avanti con uno spirito positivo. Le misure annunciate sono significative, ma nessuna delle sanzioni finanziarie sarà trattenuta dall'UEFA. I soldi saranno tutti reinvestiti nel calcio giovanile e di base nelle comunità locali di tutta Europa, incluso il Regno Unito. Questi club hanno riconosciuto velocemente i loro errori e si sono attivati ​​per dimostrare il loro pentimento ed il futuro impegno per il calcio europeo. Lo stesso non si può dire per i club che rimangono coinvolti nella cosiddetta ‘Superlega' e l'UEFA avrà a che fare successivamente con quei club".

Dove per "avere a che fare" si intende mostrare la faccia cattiva: "Andando avanti, l'UEFA si riserva tutti i diritti di intraprendere qualsiasi azione ritenga opportuna contro quei club che finora si sono rifiutati di rinunciare alla Superlega". Per Juventus, Real Madrid e Barcellona adesso è il momento delle scelte decisive, che potrebbero avere effetti devastanti sul calcio come lo abbiamo conosciuto finora.

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