Mourinho racconta qual è stato il suo lavoro alla Roma: “Ho riportato sugli spalti tifosi andati via”

"Uno dei lavori più belli di tutta la mia carriera". Con queste parole José Mourinho ha ricordato la sua esperienza come allenatore della Roma. Il tecnico portoghese si è raccontato nel corso di un'intervista rilasciata a Futebol Total in cui ha ripercorso il suo cammino in giallorosso attraverso il ricordo di alcuni momenti chiave di quella avventura nella Capitale italiana. Lo Special One, che in questi giorni è impegnato per cercare di portare il suo Fenerbahce ai gironi di Champions League dopo il ko dell'andata in casa del Feyenoord, ha spiegato in poche parole quale sia stato il suo reale lavoro all'interno della Roma.
Non solo come allenatore, ma anche come figura fondamentale per rilanciare le ambizioni della società intesa come raccordo con la tifoseria. Mourinho non ha mai nascosto l'amore per i colori giallorossi e ha spiegato: "Per me la Roma è stata come un piacere immenso" ha spiegato l'allenatore che ha messo in evidenza in modo fiero la Conference League conquistata a Tirana e la finale di Europa League persa l'anno dopo dopo mille polemiche contro il Siviglia.
L'allenatore ha fatto prima un passaggio con ciò che ha vissuto sulla panchina del Porto: "Quella squadra credo che resterà nella storia così come il mio Chelsea che in Premier è stata la squadra più forte tra il 2004 e il 2006". Mourinho chiaramente non dimentica la sua prima esaltante esperienza in Italia, quella con l'Inter con cui riuscì a conquistare il Triplete: Scudetto, Coppa Italia e Champions League. "Lì ho vinto tutto" ha sottolineato lo Special One facendo capire come non ci fosse nulla da aggiungere.
Le parole d'amore di Mourinho sulla Roma
E poi la Roma: "Non voglio mancare di rispetto ai miei ragazzi ma vincere la Conference e poi centrare due finale di fila è stato incredibile considerando di aver avuto problemi con i paletti imposti dal Fair Play finanziario che hanno limitato il mercato".
Ma soprattutto Mourinho ricorda quale sia stato il suo compito più importante da quando è stato scelto dalla Roma come allenatore. "Sono riuscito a unire una società non unita ma anche a riportare sugli spalti persone e tanti tifosi che erano andati via registrando continuamente sold out allo stadio". E conclude: "Ciò che ho vissuto lì è stato speciale è porterà sempre con me quell'esperienza vissuta".