L’Everton si schiera: “Noi al fianco del popolo ucraino, stop alle partnership con sponsor russi”

L'Everton in Inghilterra dopo lo Schalke 04 in Germania. I club che incassano introiti da sponsor russi rinunciano ai soldi e interrompono i contratti di partnership economica con le aziende che, in questa fase molto delicata a livello internazionale, rappresentano fonti d'interesse e di denaro imbarazzanti. Sarebbe stato difficile spiegare come mai, dopo la manifestazione pacifista a Goodison Park con lo sventolio di bandiere ucraine, il club Liverpool teneva ancora intatti i rapporti di collaborazione. Invece, ha annunciato che li interromperà con effetto immediato.
"Tutti all'Everton sono scioccati e rattristati dagli eventi spaventosi che si stanno svolgendo in Ucraina – si legge nella nota ufficiale -. Questa tragica situazione deve finire al più presto e ogni ulteriore perdita di vite umane deve essere evitata. I giocatori, lo staff tecnico e tutti coloro che lavorano all'Everton stanno fornendo pieno supporto al nostro giocatore Vitalii Mykolenko e alla sua famiglia e continueranno a farlo. Il Club può confermare di aver sospeso con effetto immediato tutti gli accordi di sponsorizzazione commerciale con le società russe USM, Megafon e Yota".
Cinti d'assedio con le sanzioni. È successo al presidente del Chelsea, Roman Abramovich, che ha scelto di affidare per adesso la gestione dei Blues a un trustee (i vertici della Fondazione di riferimento dei londinesi) salvo ipotizzarne la cessione. È successo anche ad Alisher Usmanov, originario dell'Uzbekistan, che ha visto bloccati i suoi beni in seguito ai provvedimenti presi dall'Unione Europea dopo l'escalation del conflitto scatenato dai russi. La sua impresa sponsorizza il campo di allenamento dell'Everton così come Megafon è il main sponsor di maglia della formazione femminile.

Le parole del deputato laburista, Chris Bryant, avevano quasi preconizzato la mossa della società del Merseyside: "È già stato sanzionato dall'UE ma non ancora dal Regno Unito. Ma sospetto che accadrà presto e l'Everton dovrebbe sicuramente tagliare i legami con lui".
Quanto a Usmanov, ha replicato pubblicamente difendendo se stesso dalla strategia di misure restrittive adottate nei suoi confronti che definisce ingiusta e penalizzante. "Sono una serie di accuse false e diffamatorie che danneggiano il mio onore, dignità e reputazione aziendale. Userò tutti i mezzi legali per proteggere il mio onore e la mia reputazione".