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Guerra in Ucraina

Juric e l’incubo della guerra: “In Croazia ci hanno massacrati per anni e altri guardavano. Anche voi”

Il tecnico del Torino, Ivan Juric, è di origine croata e la guerra in Ucraina ha fatto riaffiorare i bruttissimi ricordi del conflitto in Ucraina. “Noi in Croazia sappiamo cosa vuol dire essere attaccati dai più forti, certe cose le abbiamo subite”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il tecnico del Torino, Ivan Juric, è di origine croata. Quando gli chiedono della guerra in Ucraina riaffiorano i brutti ricordi del conflitto nei Balcani.
Il tecnico del Torino, Ivan Juric, è di origine croata. Quando gli chiedono della guerra in Ucraina riaffiorano i brutti ricordi del conflitto nei Balcani.
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Colonne di rifugiati che scappano. Bagliori di esplosioni. Boati e detonazioni squarciano l'orizzonte, l'eco di distruzione e morte è devastante. Paura, angoscia, rabbia, smarrimento. Le immagini e le notizie che arrivano dall'Ucraina invasa dalle truppe russe prendono i ricordi di Ivan Juric e li portano a spasso nel tempo. A un periodo nemmeno tanto lontano quando il conflitto nei Balcani incendiò il cuore dell'Europa. Il tecnico del Torino è di origine croata e quanto sta accadendo adesso a Kiev può raccontarlo come fosse lì.

Certe brutte cose le ha già viste, sentite, altro ancora gliel'hanno raccontato. Ogni volta l'effetto che fa è sempre lo stesso: pelle d'oca, brivido freddo che corre lungo la schiena e un'emozione che ti sgorga da dentro. Domenica il Torino ospita il Cagliari ma è impossibile concentrarsi solo sulla partita, impossibile non rivolgere un pensiero al momento terribile del popolo ucraino che resiste con tutte le sue forze, a ogni costo.

Juric parla della guerra che è tornata in Europa, dei combattimenti deflagrati giovedì scorso, quando Putin ha scattare l'operazione militare e dato l'ordine di attaccare minacciando il mondo intero. "Noi in Croazia sappiamo cosa vuol dire essere attaccati dai più forti – ha ammesso l'allenatore nato a Spalato -. Ci hanno massacrato per tanti anni poi solo dopo siamo riusciti a prenderci quanto era nostro".

La rabbia di Ivan Juric. Il tecnico del Torino ha chiesto maggiore "severità" contro la Russia per quanto sta accadendo in Ucraina.
La rabbia di Ivan Juric. Il tecnico del Torino ha chiesto maggiore "severità" contro la Russia per quanto sta accadendo in Ucraina.

La Uefa ha cancellato San Pietroburgo quale sede della finale di Champions spostandola a Parigi ma nel mondo del calcio ha fatto molto rumore la reazione della Polonia: ha annunciato che non prenderà parte ai playoff di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 contro la Russia. Szczesny, portiere della selezione e della Juventus s'è spinto anche oltre dichiarando la personale reticenza ad andare in campo: "Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino. La coscienza non mi permette di giocare".

Juric apprezza ma ha una posizione molto più severa e intransigente. "La reazione della Polonia è il minimo, la reazione di tutti è blanda visto quanto sta accadendo – ha aggiunto il tecnico del Toro -. Serve molta più energia. Noi le abbiamo subite certe cose e altri guardavano, anche voi. Bisogna costringere la Russia a fermarsi".

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