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Il Napoli condanna gli scontri tra tifosi sull’A1, parole durissime del club: “Non è tollerabile”

Il Napoli condanna gli scontri tra i tifosi sull’autostrada A1 e auspica una iniziativa del Ministero dell’Interno per “iniziative appropriate e radicali”.
A cura di Vito Lamorte
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Nella tarda mattinata dell'8 gennaio 2023 due gruppi di tifosi di Napoli e Roma si sono scontrati lungo l’Autostrada del Sole, tra Monte San Savino e Arezzo all’altezza dell’autogrill Badia al Pino, dando vita ad una vera e propria guerriglia. L’intervento della Polizia stradale ha portato alla chiusura dell’arteria, con gravi ripercussioni sul traffico per più di due ore.

I sostenitori azzurri erano diretti a Genova, dove la loro squadra era impegnata contro la Sampdoria alle ore 18, mentre i fan romanisti erano in viaggio per Milano per assistere al posticipo contro il Milan delle 20:45 ma le forze dell'ordine, la Polstrada e il Reparto Mobile di Firenze sono al lavoro per risalire all'identità dei protagonisti e alle modalità con cui si è arrivati a questi scontri.

Intanto è arrivato un duro comunicato da parte del Napoli, che ha condannato quanto accaduto e auspica una iniziativa del Ministero dell'Interno:

Il Calcio Napoli condanna fermamente gli atti e i comportamenti di alcuni presunti tifosi, che purtroppo ancora frequentano gli stadi italiani, creando da sempre per i veri appassionati disagi e pericoli. Terrorizzando, come è successo ieri sull'autostrada A1, anche persone che tra l'altro erano completamente estranee a qualunque tifo calcistico.

L'Inghilterra negli anni '80 ha estirpato i facinorosi dagli stadi rendendo il calcio inglese il più sicuro e spettacolare del mondo, con provvedimenti drastici ma efficaci.

Auspichiamo che il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, voglia prendere una volta per tutte iniziative appropriate e radicali.

Sarebbe ingiusto, per colpa di poche centinaia di individui, vietare le trasferte a tutti. Ma non è tollerabile che persone violente possano viaggiare indisturbate per l'Italia e frequentare gli stadi.

Da alcune chat in possesso delle forze dell’ordine sembra prendere corpo sempre più la pista che porta ad uno scontro organizzato. La guerriglia scatenatasi tra Monte San Savino e Arezzo, nell'area di servizio dove l'11 novembre 2007 venne ucciso Gabriele Sandri e ha visto il coinvolgimento di più di 300 ultrà, non è stata una coincidenza.

Tutto sarebbe partito da un messaggio, come rivelato dal quotidiano La Repubblica, in cui c'era scritto: "I napoletani sono alla stazione di Sandri". Poco dopo c'è stato lo scontro tra le due fazioni con sassi, bastoni, lacrimogeni e tutto il necessario per coprirsi e evitare di essere riconoscibili alle telecamere posizionate in quelle zone.

Napoli e Roma sono chiamate in causa indirettamente dopo gli scontri tra tifosi in autostrada sull’A1 ma non dovrebbero esserci provvedimenti o sanzioni nei confronti dei club.

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