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Genoa, Thiago Motta entra nella storia: in Serie A mai tre gol con i tre subentrati

Grazie alle reti di Agudelo, Kouamé e Pandev, i tre giocatori che ha deciso di mandare in campo nella ripresa, Thiago Motta è entrato nella storia del Genoa e del nostro campionato: “”I ragazzi hanno dimostrato un cuore enorme e i tifosi devono stare loro vicini. Questi giocatori hanno dimostrato di meritarlo”.
A cura di Alberto Pucci
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Capita raramente di vedere un allenatore che azzecca tre cambi. In Serie A non era mai successo fino ad ora con un allenatore all'esordio e con i tre subentrati che vanno tutti e tre in gol. L'avventura di Thiago Motta sulla panchina del Genoa è cominciata proprio così, con un record per il nostro campionato firmato da Agudelo, Kouamé e Pandev: i tre rossoblù che hanno ribaltato una gara che sembrava ormai compromessa per il Grifone.

"È sempre bello entrare nella storia di questo club – ha spiegato il tecnico a Dazn – All'inizio non abbiamo fatto quel che potevamo. Ma anche senza controllare il gioco, i ragazzi sono restati squadra. A fine primo tempo abbiamo cercato di alzare le linee e poi abbiamo segnato i tre gol decisivi. La rosa? Ho trovato giocatori interessantissimi. Abbiamo una rosa molto lunga di qualità. Sono rimasto colpito dalla disponibilità di tutti".

Thiago Motta convoca i tifosi rossoblù

Provato dai novanta minuti con il Brescia ma felice per il risultato finale, l'ex centrocampista della Nazionale italiana ha poi chiamato a raccolta i tifosi del Genoa: "I ragazzi hanno dimostrato un cuore enorme e i tifosi devono stare loro vicini. Questi giocatori hanno dimostrato di meritarlo – ha aggiunto – Ci sono i momenti difficili e chiedo a tutti di starci a fianco fino alla fine. Abbiamo fatto una cosa bellissima questa sera, come squadra. Devo complimentarmi con i giocatori perché hanno avuto coraggio".

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L'incontro con Balotelli e Pandev

Buona la prima dunque per Thiago Motta, che al termine dell'indimenticabile serata del Ferraris ha avuto parole al miele anche per due suoi ex compagni: "Pandev e Balotelli? Ci siamo visti con Mario prima della partita, ci siamo salutati normalmente. Con entrambi abbiamo condiviso momenti storici all'Inter. Goran non mi chiama Thiago, mi chiama mister. Più difficile da giocatore o da allenatore? Ritornare a casa mia, a Genova, è stato bello, ho passato dei bei momenti da giocatore, ma penso che li passerò anche da allenatore, per questo sono tornato".

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