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Decidono chi deve battere la punizione con la morra cinese: la scelta del tiratore affidata al caso

Sasso, carta, forbice e si decide chi batte la punizione: per evitare discussioni e litigare due giocatori del campionato scozzese hanno trovato nella morra cinese la soluzione per scegliere il tiratore.
A cura di Vito Lamorte
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In un calcio che va sempre più verso la cura dei dettagli e l'analisi delle situazioni, ogni tanto succede che qualcuno voglia sovvertire tutto e affidarsi al caso e alla sorte. Nell'ultimo turno di campionato scozzese i tifosi e gli appassionati si sono trovati davanti ad una scena che hanno visto pochissime volte e che, probabilmente, non rivedranno più.

Durante la gara tra St Johnstone e Celtic, due calciatori della squadra padrona di casa hanno deciso di chi doveva battere un calcio di punizione dal limite con la morra cinese. Cammy MacPherson e Graham Carey si sono portati sul pallone e dopo un breve dialogo hanno trovato la soluzione invece di scontrarsi e litigare.

Sasso, carta, forbice e si batte il calcio da fermo. Dopo che entrambi hanno lanciato ‘forbice' al primo tentativo, c'è stato il secondo round. In questa occasione MacPherson ha battuto Stone, perchè Il numero 18 del St. Johnstone ha fatto il gesto con il palmo della mano che ha circondato il pugno del suo compagno di squadra.

Così il calciatore ha sistemato la palla a suo piacimento per poter calciare ma la sua conclusione è finita contro la barriera. Il Celtic ha battuto il St Johnstone per 4-1, proseguendo la sua corsa solitaria in vetta alla Premier League scozzese.

Con questa vittoria il Celtic corre forte e rimane a nove punti dai Rangers, unico inseguitrice. All'orizzonte c'è la finale della Coppa di Scozia per l'Old Firm il 26 febbraio per decidere a chi andrà il primo titolo nazionale.

Un episodio che ha ricordato subito quanto accaduto il 12 febbraio 2005, in occasione di Inter-Roma. I nerazzurri dovevano battere un calcio di punizione dai 25 metri e sul pallone si portarono Sinisa Mihajlovic e Adriano. Entrambi volevano calciare e risolsero la situazione con il celebre gioco ‘pari o dispari'.

I nerazzurri vinsero 2-0 con una doppietta del calciatore serbo ma il gioco vide trionfare Adriano, che calciò sulla barriera la punizione. A fine partita Mihajlovic disse: "Ho perso a pari e dispari con Adriano, altrimenti avrei fatto tripletta".

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