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Superlega europea di calcio

“Champions noiosa”: il documento di Juve, Real e Barça ai parlamentari europei sulla Superlega

I tre club promotori della Superlega, ovvero Juventus, Real e Barcellona, proseguono nella loro battaglia per il nuovo format con l’Uefa. Svelato il documento inviato ai parlamentari europei, in cui le tre big spiegano i motivi della bontà del progetto, e sottolineano i mali dell’organismo continentale.
A cura di Marco Beltrami
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Il progetto Superlega è un fuoco che cova sotto la cenere. In attesa del verdetto della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulla legalità del progetto portato avanti ancora da Juventus, Real e Barcellona (che hanno recentemente vinto una prima battaglia con l’Uefa, costretta ad annullare le procedure disciplinari nei loro confronti dopo l’ultimatum imposto dal tribunale di Madrid al presidente Ceferin), qualcosa continua a muoversi. Le due big spagnole infatti e la Vecchia Signora, hanno deciso di inviare un documento di 8 pagine ai parlamentari Europei per spiegare meglio il progetto SL, al netto di alcune differenze rispetto ai "proclami iniziali".

Juve, Real e Barcellona inviano un documento ai parlamentari europei per la Superlega

Sottolineare i benefici della Superlega, spiegarne la necessità, con un attacco deciso all'Uefa. Questo il senso delle 8 pagine che Juve, Real e Barça hanno inviato agli eurodeputati, attraverso un documento redatto anche con l'aiuto di un popolare avvocato e di un banchiere. I punti nevralgici dello stesso sono stati svelati da RMC Sport che ne è entrato in possesso. Innanzitutto viene confermato che la Superlega è stata "fraintesa" al momento degli annunci ufficiali che avevano scatenato un terremoto nel mondo del calcio. Infatti stando a quanto specificato nel documento, la volontà dei promotori è quella di non distruggere i campionati esistenti (è fermo l'impegno a mantenervi l'impegno), ma di migliorare tutte le competizioni europee gestite dalla Uefa. Per questo si vuole lavorare proprio con gli organismi che guidano il calcio continentale e internazionale, al fine di ottenerne l'approvazione e un'adeguata tutela giuridica.

L'attacco dei 3 club all'Uefa e alla Champions

Per questo però è necessario che l'Uefa faccia un passo indietro, soprattutto in quanto la Champions è giudicata "obsoleta e noiosa". A tal proposito nel documento ecco l'attacco all'organo presieduto da Ceferin definito "l‘organo di governo del calcio autocostituito nell'Unione europea e, più in generale in Europa, mentre è un'associazione svizzera privata disciplinata dal diritto svizzero e soggetta al CAS". Critiche a non finire sulla gestione dell'Uefa che secondo Juventus, Barcellona e Real esclude i club dalla gestione commerciale delle competizioni, e impedisce qualsiasi nuova iniziativa nel mercato delle stesse, mantenendo legami solo con club che sponsorizzano determinati concorsi, acquistando i diritti dei media, con un conflitto d'interessi tra le associazioni e l'ECA. Un attacco che sembra coinvolgere direttamente il presidente del PSG e dell'ECA, successore di Agnelli, Nasser Al-KHelaifi.

Le critiche di Juve, Real e Barcellona all'Uefa e le richieste di cambiamento

Per questo nel documento ecco l'elenco dei mali dell'Uefa e dei problemi che necessitano di una rapida soluzione, anche attraverso nuovi format come la Superlega. Dall'assenza di un numero soddisfacente di partite di alta qualità tra i top club del torneo ai controlli finanziari inadeguati, dall'esclusività dell'Uefa che impedisce ai club di organizzarsi liberamente (sono solo loro a correre rischi al contrario dell'organismo), alla mancanza di trasparenza sulla spesa solidale, dal modello Uefa che penalizza anche la capacità dei club delle grandi città degli stati membri più piccoli di essere competitivi a causa del calo delle entrate dei media nazionali, alla perdita di influenza dell'Unione Europea nella gestione del calcio.

Ma qual è la vera novità rispetto al progetto iniziale? Come i 3 promotori della Superlega vogliono convincere anche i parlamentari europei? Sottolineando ancora una volta, che il progetto del nuovo format sarà rivisto all'esclusività iniziale, per andare incontro ai tifosi delle "piccole". Per questo ribadito ancora una volta, il concetto di maggiore apertura attraverso l'assenza di "membri permanenti". Nel documento infatti si legge: "I tifosi sono ovviamente essenziali per tutti gli sport e una Super League di successo è possibile solo con il supporto degli appassionati di calcio. Abbiamo sentito e continuiamo ad ascoltare ciò che i tifosi e i giocatori di calcio dicono del nostro progetto".

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