Perché Furlani ha rischiato una sanzione subito dopo l’oro ai Mondiali: lo ha salvato la mamma

"Rimetti il numero, perché è possibile la sanzione". La voce di Khaty Seck, madre e allenatrice, scandisce l'ultimo consiglio a Mattia Furlani che, per la gioia di aver vinto l'oro nel salto in lungo ai Mondiali di atletica, s'è sfilato il pettorale e l'ha mostrato in segno di trionfo. Da regolamento, deve averlo addosso anche al termine della competizione, non può cederlo né toglierlo, né gli è permesso di stropicciarlo perché deve restare integro e sempre ben visibile, non può essere alterato. È molto più di un segno distintivo oppure di un ‘semplice' oggetto che rientra nel corredo tecnico. Una eventuale e accertata situazione di difformità può comportare sanzioni sportive, disciplinari o, nei casi più gravi, anche penali. Ecco perché la mamma-coach, lucidissima, gli suggerisce di fare attenzione a quel dettaglio, a ricomporsi. Lo redarguisce bonariamente prima di dirgli: "Oh, Matti'… vieni vieni. Fatti abbraccia'…".

Furlani toglie il pettorale: perché è vietato da regolamento e cosa ha rischiato
Furlani sgancia la fettuccia di partecipazione alla gara. Il suo è un gesto naturale, di grande euforia e altrettanta emozione per la serata magica che ha vissuto sulla pista di Tokyo. Un gesto ripetuto con orgoglio dopo una finale sofferta all'inizio e poi trasformatasi in trionfo quando è volato fino alla misura di 8.39. Un gesto che fa il paio con il pianto in diretta tv al momento delle interviste quando ha lasciato che assieme all'adrenalina e alle lacrime scorresse via tutta la tensione accumulata in quei momenti. Ma quell'entusiasmo comprensibile poteva costargli caro.
Quali sono i requisiti per la conformità del pettorale
Il regolamento World Athletics per il pettorale indica quattro requisiti fondamentali: visibilità (deve essere visibile per tutta la gara); posizionamento (deve essere fissato sul petto, non deve essere piegato e deve restare integro); personalità (esclusivo, non può essere scambiato né ceduto); conformità (deve essere corrispondente a quello ricevuto al momento dell'assegnazione e non contraffatto).

La tipologia di sanzioni: da quelle sportive ad altre penali nei casi più gravi
Per fortuna, nonostante la comprensibile leggerezza del comportamento, nulla è contestabile a Furlani il cui oro è legittimo. Diversamente, la tipologia di sanzioni previste fa riferimento a tre valutazioni differenti fatte dai giudici di gara secondo le linee guida della federazione internazionale.
Si tratta di provvedimenti sportivi, disciplinari e penali. Nel primo caso si va dalla multa fino all'annullamento dei risultati o addirittura alla squalifica. Nel secondo può essere emesso un avvertimento formale. Nel terzo, ma è l'ipotesi più estrema che prende in esame illeciti gravi (contraffazione, uso del pettorale altrui), si prefigurano reati quali furto o truffa che possono dare adito a procedimenti penali.