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Nuovo Dpcm: dal calcetto al basket, via libera agli sport di contatto dal 15 giugno

Il nuovo documento che lunedì sarà firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rappresenta un passo ulteriore nella riapertura del Paese dopo il periodo di lockdown a causa del Covid-19. Da lunedì prossimo, 15 giugno, via libera alle partite di calcetto, pallacanestro, pallavolo, pallanuoto e beach volley sulle spiagge oltre a sport di contatto come boxe e arti marziali.
A cura di Maurizio De Santis
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La Coppa Italia non è più fantasma, ci sarà regolarmente il fischio d'inizio per Juventus-Milan e Napoli-Inter, sia pure a porte chiuse. E da lunedì prossimo, 15 giugno, si potrà tornare in campo anche per disputare le partite di calcetto, pallacanestro, pallavolo, pallanuoto e beach volley sulle spiagge. È quanto contenuto nel nuovo DPCM che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, firmerà sancendo di fatto un altro passo in avanti nella graduale riapertura di tutto il Paese dopo il periodo di lockdown resosi necessario quale misura di contenimento della diffusione dei contagi da Covid-19.

Il documento, redatto in dieci articoli validi fino al 14 luglio, prende in considerazione anche un altro aspetto tanto atteso dalle discipline sportive che non siano il calcio e la questione della ripresa della Serie A: ovvero, arriva il via libera anche per quelle attività di contatto come la boxe e le arti marziali.

A decorrere dal 15 giugno 2020 – si legge nel testo – è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle regioni e province autonome che abbiano preventivamente accertato, d'intesa con il ministero della salute e dell'autorità di governo delegata in materia di sport, la compatibilità delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui al periodo precedente per quanto compatibili.

Come si tornerà alla pratica sportiva di base? Il nuovo testo di legge rappresenta sì uno ‘step' ulteriore verso la normalità ma servirà seguire una serie di prescrizioni molto rigorose per la tutela della salute, tutte all'insegna del "distanziamento sociale", come spiegato anche nel documento.

L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo Sport, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle regioni e dalle province autonome, ai sensi dell’art. 1, comma 14 del decreto-legge n. 33 del 2020.

La "compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori" è un altro passaggio chiave della bozza che diverrà ufficiale da lunedì prossimo e abbraccia anche il mondo degli sport di contatto. Discipline che non potranno prescindere in materia di previdenza e sicurezza sociale dagli appositi protocolli attuativi "contenenti norme di dettaglio per tutelare la salute degli atleti, dei gestori degli impianti e di tutti coloro che, a qualunque titolo, frequentano i siti in cui si svolgono l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere".

All'interno del nuovo DPCM c'è anche un passaggio dedicato alle attività dei comprensori sciistici. Via libera anche a questa parte della pratica sportiva svolta a condizione che "le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi".

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