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Mondiali di Atletica 2025 a Tokyo

Nafi Thiam in lacrime, boicottata dalla sua stessa Nazionale: “Ai Mondiali di Tokyo a spese mie”

Nafi Thiam è la regina indiscussa dell’eptathlon, disciplina in cui non ha rivali dal 2016, e tra le più forti campionesse del Belgio di sempre. Eppure ai Mondiali di Tokyo è arrivata solamente pagando di tasca propria, abbandonata dalla propria federazione: “Senza una casa, una pista, una palestra”. Sullo sfondo, la battaglia per gli sponsor.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una brutta storia quella raccontata dalla super-campionessa di eptathlon, la belga Nafi Thiam che fa il suo debutto ai Mondiali di Tokyo per cercare di ripetere la prestazione di Parigi che le è valsa l'oro nella specialità. Nella conferenza stampa della vigilia ha attaccato apertamente la propria federazione, rea di averla totalmente abbandonata: "Mi sono ritrovata senza casa, sena campo per allenarmi. Ho dovuto pagare di tasca mia per essere qui". La risposta della LRBA (la federatletica belga): "Non è vero, non l'abbiamo abbandonata".

Nafi Thiam, la regina dell'Eptathlon in lacrime davanti ai cronisti

Il curriculum di Nafi Thiam è di quelli che nel mondo dello sport fanno comprendere di essere di fronte ad un'atleta dai livelli assoluti. Campionessa olimpica dell'eptathlon ai Giochi di Rio de Janeiro 2016, Tokyo 2020 e Parigi 2024 e campionessa mondiale della stessa specialità a Londra 2017 e Oregon 2022, è presente ai Mondiali di Tokyo per ribadire il proprio dominio nell'eptathlon, ma per farlo ha dovuto autofinanziarsi. Denunciando il tutto in una conferenza stampa disarmante dove è scoppiata in lacrime davanti ai cronisti.

La denuncia di Thiam: "Sola e abbandonata, qui pagando di tasca mia"

"Mi sono ritrovata qui senza una casa, senza una pista su cui allenarmi, senza una palestra e ho dovuto trovare urgentemente una soluzione da sola, con le mie forze" ha raccontato la 30enne multiplista belga. "Il tutto a mie esclusive spese, il che rappresenta un costo economico enorme, soprattutto in una città carissima come Tokyo." Una situazione ai limiti dell'assurdo che nasce da una polemica con la Federatletica belga che avrebbe deciso di boicottare Thiam per questioni legate a sponsor e contratti non firmati.

Cos'è accaduto tra Thiam e la federazione belga: guerra tra gli sponsor

Secondo le ricostruzioni di quanto avvenuto, le hanno prima impedito di partecipare al training camp di preparazione, notificandole l'esclusione con una mail solamente cinque giorni prima della partenza per i Mondiali di Tokyo e poi hanno proibito al suo fisioterapista di ottenere l'accredito per seguirla nella competizione. Tutto perché Tahim ha un accordo per i propri diritti di immagine con due società concorrenti (AXA e Nike) rispetto a quelle della Federatletica belga (Allianz e Asics), motivo per il quale la campionessa non ha sottoscritto il contratto che viene fatto firmare obbligatoriamente a tutti gli atleti affiliati. 

Nafi Tahim costretta a Tokyo a svolgere sedute "private" col proprio fisioterapista
Nafi Tahim costretta a Tokyo a svolgere sedute "private" col proprio fisioterapista

La smentita della Federazione belga: "Nessun impedimento, trattiamo tutti allo stesso modo"

"Non è vero" ha risposto in modo ufficiale la Federatletica belga, per voce del suo vice presidente, Jessica Mayon: "Non è vero che le abbiamo impedito di partecipare al ritiro e il suo mondiale è stato finanziato da una borsa di studio di una agenzia sportiva della federazione Vallonia-Bruxelles. No al suo fisioterapista?" ha poi replicato Mayon. "Sì, portare il proprio fisioterapista è una scelta personale. Noi abbiamo l'impegno di trattare i nostri 47 atleti allo stesso modo, e diventa complicato quando si inizia a fare distinzioni."

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