video suggerito
video suggerito

Marco Confortola annuncia di aver scalato tutti gli ‘Ottomila’, Simone Moro lo sbugiarda: “Photoshop”

Marco Confortola ha appena annunciato di aver completato la scalata di tutti i 14 ‘Ottomila’ della Terra, ma Simone Moro e altri alpinisti accusano il valtellinese di essere un truffatore: “Bombole nascoste di notte, foto scattate sotto la cima, volti sostituiti col suo usando Photoshop”.
A cura di Paolo Fiorenza
0 CONDIVISIONI
Immagine

Negli ultimi giorni è scoppiata una faida senza precedenti nell'alpinismo, visti i nomi coinvolti e il ‘peso' delle leggendarie cime superiori agli ottomila metri che Marco Confortola afferma di aver scalato con successo, mentre Simone Moro gli dà apertamente del bugiardo e parla di "foto taroccate" e di "Photoshop". Tutto è iniziato alla fine di luglio, quando sul profilo Instagram del 54enne di Sondrio sono comparsi alcuni post che celebravano la sua impresa, con tanto di complimenti del presidente della Lombardia Attilio Fontana: "Marco Confortola ha conquistato la Corona dei 14 ‘Ottomila'! Ieri ha raggiunto la vetta del Gasherbrum I (8.080 m) senza ossigeno supplementare, completando così la scalata di tutte le 14 montagne più alte della Terra. Un'impresa leggendaria, riuscita a meno di 50 persone al mondo!".

Le durissime accuse di Simone Moro a Marco Confortola: "È una bugia insopportabile e una vergogna per l'Italia"

Tutto falso, e non di poco, secondo Moro, che detiene tuttora il record mondiale di prime ascensioni invernali sugli ‘Ottomila' (quattro) e che ha raggiunto la vetta di otto dei 14 giganti situati sui massicci dell'Himalaya e del Karakorum: "Marco Confortola non ha scalato tutti i 14 ‘Ottomila' della Terra. Ho prove e testimonianze per dimostrare la falsità della sua rivendicazione. Le vette certe che ha raggiunto sono 8: ne mancano 6. La mia non è una guerra contro una persona, che nemmeno conosco. Sollecitato da decine di colleghi di tutto il mondo, parlo oggi perché tacendo ancora l'alpinismo italiano si coprirebbe di ridicolo. La montagna vera in questo caso è quella delle frottole: sfido Confortola a dimostrare il contrario e di essere vittima di un complotto da parte della comunità alpinistica internazionale".

"È una bugia insopportabile se pensiamo agli amici morti fallendo e una vergogna per l'Italia – attacca Moro a ‘Repubblica', spalleggiato da altri autorevoli pareri sulla vicenda – Onore al Club Alpino Italiano che attraverso ‘Lo Scarpone', la sua rivista ufficiale, ha preso tempestivamente le distanze".

Simone Moro con la leggenda dell’alpinismo Reinhold Messner
Simone Moro con la leggenda dell’alpinismo Reinhold Messner

Nei giorni scorsi, Confortola aveva già replicato alle accuse parlando di "invidia": "Il vero problema è il mal di pancia che si ha sempre: io non metto in dubbio quello che fanno gli altri, ma qua c'è l'invidia. Mi dispiace perché tutte le volte c'è sempre una questione, non parliamo mai di cose importanti, di cose belle, ma dobbiamo soffermarci sempre sulle polemiche. Perché non parliamo della scuola in Nepal o dell'intervento di soccorso al Dhaulagiri dove ne abbiamo salvati sette? Nella società di oggi e anche nel mondo dell'alpinismo, quante polemiche".

"Lo aspettavamo tutti al varco, nell'ambiente si sa da anni che su 6 ‘Ottomila' non è mai salito"

Macché invidia, replica Moro: "Dopo il Gasherbrum I, salito realmente (ovvero l'ultima vetta, ndr), tutti aspettavamo Confortola al varco. Poteva dire che gli restavano 6 ‘Ottomila' da raggiungere, invece ha annunciato di aver chiuso il cerchio dei 14. Lo sconcerto ha accomunato i più grandi alpinisti del pianeta e Silvio Mondinelli (un altro grande alpinista italiano, ndr) ha testimoniato la balla che riguarda l'Annapurna. Decine di alpinisti, di portatori sherpa, di guide e di agenzie che organizzano spedizioni stanno cominciando a dire pubblicamente ciò che nell'ambiente si sa da anni. Ovvero che Confortola non è mai arrivato in cima a Kangchenjunga, Makalu, Annapurna, Nanga Parbat, Dhaulagiri e Lhotse. L'Himalayan Database definisce ‘disputed', contestate, queste salite e si rifiuta di rilasciare il certificato di vetta. Mancano le prove che ogni alpinista ha il dovere di fornire agli ufficiali governativi del Nepal. Se le tue conquiste sono autocertificate solo dalla tua parola, per la storia dell'alpinismo è come se non esistessero".

Contestazioni cui Confortola aveva risposto così in passato: "Sull'Annapurna è la mia parola contro quella di Silvio Mondinelli. Lui scendeva e io salivo. Sul Kangchenjunga ho avuto un edema corneale, lì c'è un orologio (che mostra data, ora e quota, ndr), ma l'orologio non va bene. Fate quello che volete, io ero in cima, poi fate quello che volete. Sul Nanga sono tre anni che continuano a martellare ma c'è il certificato di vetta".

"Bombole nascoste di notte, foto scattate sotto la cima, volti sostituiti col suo usando Photoshop"

Le accuse di Moro sono feroci: "Nel caso di Confortola c'è molto di peggio – affonda il 57enne bergamasco – Alpinisti e sherpa stanno documentando bugie e falsificazioni. Ascese definite ‘senza l'aiuto dell’ossigeno' sono state completate usando le bombole di nascosto la notte. Foto di vetta sono state scattate con lo sfondo di rocce e ghiacci ben al di sotto della cima. In alcuni casi, usando photoshop, Confortola ha sostituito il volto di alpinisti arrivati in vetta con il proprio. Ci sono gli estremi per parlare di una truffa. Accreditarsi i 14 ‘Ottomila' non imbroglia solo gli sponsor privati. Le istituzioni organizzano serate e conferenze con i fondi pubblici. Confortola è una guida alpina e fa parte del Soccorso alpino: parlando di etica e di grandi princìpi racconta bugie anche nelle scuole, screditando tutto l'alpinismo. L'orologio? Ho fatto la prova a casa mia a Bergamo: posso impostare ciò che voglio. Se un alpinista arriva sul Makalu fotografa la vetta, non l'orologio. Se temo che mi possa denunciare? Al contrario, lo spero. Sarebbe l'occasione per certificare la verità".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views