Marcell Jacobs irriconoscibile: “Devo capire se vale ancora la pena continuare a soffrire così”

Marcell Jacobs ha chiuso anticipatamente la sua avventura ai Mondiali di Tokyo. Lì dove aveva vinto l'oro olimpico nei 100 metri è stato eliminato in semifinali. Il risultato tutto sommato era prevedibile considerata la sua stagione, ma da un campione si attende sempre un guizzo. Non c'è stato. E a caldo Jacobs ha fatto capire che deve riflettere sulla sua carriera. Il suo futuro in pista è tutto da scrivere.
Jacobs fuori nelle semifinali dei Mondiali di atletica
Nella prima delle tre semifinali dei 100 metri Jacobs era in corsia 2, all'esterno, come nel 2021. L'attesa era tanta, più considerando il suo passato che il suo presente. Allo start è reattivo per una trentina di metri è con i primi, poi stop. La sua gara finisce subito. In quei metri capisce che la finale non sarà sua. Al traguardo è sesto! Subito eliminato con il tempo di 10"16. Nessuna chance di rientrare.
"Devo prendere tempo per capire se vale la pena soffrire"
Poco minuti dopo era giù in TV ai microfoni della Rai dove senza fronzoli ha detto: "Devo prendermi del tempo. Non so se continuo". Vuole pensarci Jacobs e vuole farlo perché sa, se dovesse continuare, cosa lo aspetta. Perché la scalata verso il vertice è faticosa e ripartire a 31 anni facile non lo è: "Devo prendermi un po' di tempo per capire se ne vale la pena di continuare a soffrire. So che non sono quello da 10"16 però in questo momento questo sto correndo. La stagione è stata quella che è stata. L'anno scorso era andato vicino al personale. Mi ero fatto una promessa: dopo una stagione difficile avrei pensato bene al futuro".

"Sinceramente è difficile continuare a rincorrere le stagioni"
Jacobs quattro anno fa sbalordì ottenendo l'oro olimpico. Negli ultimi anni ha vissuto un calvario e la rincorsa verso il vertice è sempre stata faticosa. E quei ricordi lo fanno riflettere: "Voglio mettermi in gioco. So che l'anno prossimo sarà un anno più tranquillo con gli Europei però non so. Sinceramente è difficile continuare a rincorrere le stagioni e gli infortuni. Il tempo di 10"16 non lo facevo neanche quando facevo salto in lungo. Sapevo che questa è stata una stagione complicata ma tornare nello stadio che mi ha regalato la giornata più bella della mia vita pensavo potesse ridarmi un po' di magia".