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Guerra in Ucraina

L’Ucraina perde un altro campione in guerra: Zvonok ritrovato dopo quattro giorni sotto le macerie

Il vicecampione del mondo di kickboxing Yevhen Zvonok è morto sotto i bombardamenti russi durante la guerra in Ucraina: il corpo del 22enne atleta ucraino è stato estratto da sotto le macerie di una scuola di Chernigov a quattro giorni dal decesso.
A cura di Michele Mazzeo
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Un altro atleta ucraino è morto sotto i bombardamenti russi durante la guerra in Ucraina. Tra i corpi estratti sotto le macerie di una scuola di Chernigov finita nel mirino di un attacco aereo russo c'è infatti anche quello del 22enne kickboxer Yevhen Zvonok che, pur non avendo alcun addestramento militare, si era arruolato da volontario nell'esercito per la difesa territoriale subito dopo l'inizio del conflitto bellico. Non si avevano sue notizie dallo scorso 2 marzo prima che il Comitato Sportivo Ucraino annunciasse il suo decesso avvenuto il 3 marzo dopo ben quattro giorni passati inerme sotto le macerie dell'edificio.

Si tratta del quarto sportivo rimasto vittima dei bombardamenti russi dall'inizio della guerra in Ucraina. Yevhen Zvonok era infatti uno degli astri nascenti della kickboxing a livello internazionale: dopo essersi laureato campione nazionale infatti il 22enne ha conquistato la medaglia d'argento negli ultimi Campionati Mondiali tenutisi a Budapest lo scorso settembre.

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Quando è iniziata l'invasione da parte della Russia, si stava preparando per il campionato nazionale con l'obiettivo di confermare il suo titolo di campione ucraino della sua categoria, ma in un giorno si è trovato a passare da combattere sul ring a combattere in una guerra vera e propria: "Yevhen era un ragazzo coraggioso che non si è mai tirato indietro, ha accettato ogni sfida – ha detto il suo allenatore Serhiy Lisyuk dopo aver appreso la notizia della sua morte –. Di recente avevamo programmato di partecipare ad una competizione internazionale. Alla fine di marzo poi avrebbe dovuto disputare il campionato dell'Ucraina, e ci stavamo preparando per andare insieme ad Odessa, ma ora non c'è più" ha quindi chiosato il tecnico che lo seguiva nella sua rosea carriera di kickboxer che le bombe russe hanno stroncato.

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