L’allenamento estremo dei marciatori per i Mondiali di Atletica: correre in una stanza che è un forno

La camera Thermotron di un Centro di Medicina Aerospaziale. È anche così che si allena un marciatore che a Tokyo, in occasione dei Mondiali di atletica che scattano nel prossimo week-end, sa già a cosa andrà incontro: un meteo proibitivo per le temperature elevate e una percentuale di umidità tale (anche dell'80%) da portare lo sforzo fisico al limite della sopportazione perché "o ti riesci ad acclimatarti oppure non c'è niente da fare… nemmeno se arrivi in grande forma fisica".
L'allenamento all'interno della camera Thermotron
Diego García Carrera (due medaglie europee) e Álvaro López (campione spagnolo) si sono sottoposti a questo tipo di programma pur di essere pronti ad affrontare le insidie della strada in Giappone. Madidi di sudore, si passano la borraccia e si danno il cambio per correre su un tapis-roulant in condizioni estreme, dosando l'assunzione dei liquidi per abituare anche lo stomaco a controllare le dosi d'acqua necessarie per idratarsi in situazioni che nelle gare sulla lunga distanza sono particolarmente difficili.

Le condizioni estreme riprodotte artificialmente
"Ci siamo preparati mentalmente a ciò che ci aspetta", raccontano a Marca i due podisti, memori della precedente esperienza dei Giochi Olimpici in terra nipponica: affrontare 20 km di corsa cadenzata – secondo il ritmo e la tecnica richiesta dalla disciplina – può essere devastante se non opportunamente abituati alla combinazione caldo-umidità che aumenta in maniera esponenziale le sensazioni termiche percepite. È come trovarsi all'interno di un forno… considerato che – secondo alcune stime – un tasso di umidità all'80% fa sì che un temperatura di 32 gradi sia avvertita come fossero 47. "Il corpo va in sofferenza ed è fondamentale compensare".
Come funziona il loro allenamento? Si esercitano a turno per un'ora ciascuno, tenendo un ritmo medio. E quando l'altro riposa, resta all'interno della camera perché così continua l'adattamento all'umidità. L'obiettivo è cercare di assimilare quanto prima possibile e nel migliore dei modi le condizioni del contesto ambientale in cui si troveranno