Dallavalle si prende l’argento nel triplo, Diaz e Pichardo si prendono a dure parole: confronto in pista

Nella giornata no di Andy Diaz nella finale si salto triplo a Tokyo, brilla la stella di Andrea Dallavalle che nell'ultimo salto utile vola a 17.64 strappando una clamorosa medaglia d'argento. Ma a togliere la gioia di un oro che sarebbe stato epocale ci ha pensato Pedro Pichardo che a sua volta è balzato a 17.91 all'ultimo tentativo, esplodendo tutta la propria rabbiosa gioia davanti alle telecamere e non solo. Il 32enne oro olimpico a Tokyo 2020 non si è contenuto andando a festeggiare anche nella zona della squadra azzurra, entrando in collisione con Andy Diaz che lo ha affrontato a muso duro, per una rivalità che da sempre travalica le pedane.
Dallavalle epico, si prende l'argento: solo Pichardo riesce a fare meglio
La gioia di Andrea Dallavalle sulla pedana di Tokyo è esplosa quando ha capito di aver compiuto un salto da medaglia: dopo una serie di tentativi agrodolci ed essere rimasto a lungo al quarto posto, rassegnandosi ad una medaglia di legno, il 25enne piacentino ha stravolto le gerarchie balzando al comando con un 17.64 stabilendo il proprio nuovo personale. Un primo posto che è durato solo una manciata di minuti perché a mettere le cose a posto ci ha pensato Pedro Pichardo che ha condotto l'intera gara in testa e al momento della verità ha esploso tutta la propria classe nella serata giapponese, laddove già 5 anni prima si era preso tutto alle Olimpiadi 2020.

La finale di triplo di Diaz: mesto 6°, mai in lotta per una medaglia
Pichardo e Dallavalle protagonisti assoluti in pedana, dove si è vissuta una finale bellissima e in bilico fino alla fine. A mancare all'appello è stato invece Andy Diaz frenato da problemi fisici e mai realmente in gara per una medaglia: per il campione azzurro, uscito subito dai giochi, un mesto sesto posto, con un paio di tentativi utili e tanti nulli e rincorse a vuoto. Colpa di un risentimento inguinale che non gli ha mai permesso di saltare come avrebbe dovuto. Amarezza che si è trasformata in rabbia nel momento in cui la gara è finita quando è esplosa l'esultanza esagitata ed esagerata di Pichardo a fare da contraltare.
Cos'è accaduto in pista tra Diaz e Pichardo: il faccia a faccia in diretta TV
Pichardo non si è trattenuto, prendendosi l'oro a 17.91, urlando prima alla telecamere "Who is the best, baby?", "chi è il migliore?" per poi continuare il suo particolare show davanti alle telecamere e al pubblico presente allo stadio di Tokyo. Invadendo la scena altrui, impallando Andrea Dallavalle e il suo tricolore sulle spalle, quasi evitando di salutarlo, ebbro del successo. Ed eccedendo andando a esultare nella zona della squadra azzurra dove ha impattato con Andy Diaz: i due in diretta TV si sono affrontati occhi negli occhi, con l'azzurro che ha alzato il dito indice verso il portoghese con cui non scorre buon sangue. E all'ennesimo grido "chi è il migliore?", ha risposto con un perentorio "dammi la possibilità di confrontarmi alla pari".

Diaz nel dopo finale: "Pichardo? Semplicemente ha vinto… Felice per Andrea"
Un confronto che poi è stato ripreso dallo stesso Diaz ai microfoni Rai, dove da campione, ha circoscritto l'episodio, evitando ulteriori facili polemiche. "C'è stato un confronto con Pichardo, sì, ma non c'è stato alcun comportamento aggressivo. Diciamo che si tratta di pura competitività… semplicemente lui oggi ha vinto… e poi sono molto contento per Andrea perché è così che si fa" ha replicato Diaz che si è soffermato sulla propria e sulla gara di Dellavalle: "Ho avuto tanti dolori, ma so che altri atleti saltano anche con i dolori e quindi nessuna scusante. Felice per Andrea, sono le gare in cui escono i campioni e lui se la merita: lui non ci crede ancora ma gli ho ripetuto che è tutto vero. In Italia abbiamo una scuola di triplisti unica al mondo".