Ed Gein su Netflix: la spiegazione del finale della serie con Charlie Hunnam

Il 3 ottobre è arrivata su Netflix la serie Monster con Charlie Hunnam, terza stagione del prodotto creato da Ryan Murphy e stavolta incentrato su Ed Gein, uno dei serial killer più noti d'America, che ha ucciso tra gli Anni Quaranta e Cinquanta, accusato di necrofilia e di aver sventrato i corpi delle sue vittime e non solo, per farne degli oggetti. L'episodio finale della serie, però, non corrisponde totalmente al vero, ed è stato scritto dagli ideatori della Murphy e Brennan. Ecco, quindi, spiegato il finale.
La spiegazione del finale della serie
Nell'episodio finale della serie, le fantasie di Ed non si concretizzeranno, ma saranno utili per catturare un assassino efferato come Ted Bundy. Ed è ormai malato di cancro, ed è chiuso in uno ospedale psichiatrico. Lì, gli farà visita Adeline Witkins, sua fidanzata, la quale gli promette che lascerà spazio alla sua oscurità completando quello che era stato il suo operato, ma lui le chiederà di non farlo. Un aspetto questo, scritto e totalmente ideato dagli sceneggiatori, dal momento che Gein fu arrestato nel 1957 e la donna ha dichiarato di averlo visto l'ultima volta due anni prima.
Inizialmente questa scena sarebbe dovuta essere diversa, Murphy e Brennan avevano immaginato che il serial killer potesse ricevere la visita di sua madre Augusta, con la quale lui nutriva un rapporto simbiotico, quasi idolatrandola dopo la morte. Il regista, poi, ha spiegato il perché hanno deciso di virare su altro: "Abbiamo pensato a una sorta di tributo a All That Jazz. Inoltre, volevamo parlare di quella che era, sì, un'eredità oscura. Nel nostro mondo c'erano molte, molte creature oscure – Richard Speck, Ted Bundy – che erano influenzate e ossessionate da Ed per tutte le ragioni sbagliate". Questo aspetto, infatti, ritorna anche nella serie, quando Ed ormai quasi in fin di vita, passa in rassegna tutti gli assassini che si sono ispirati a lui e lo elogiano, si complimentano per quanto ha fatto. Secondo Brennan è una delle scene più difficili, perché alla fine il serial killer passa tra loro quasi compiaciuto.

Non è l'unica visione che Ed avrà poco prima di morire. Il serial killer, infatti, è circondato da infermiere che gli danzano intorno e salendo delle scale incontra sua madre che lo aspetta e sembra quasi orgogliosa del fatto che lui si sia macchiato di quei crimini. Brennan spiega che questo riconoscimento da parte della madre sembra quasi una giusta ricompensa per lui, ma aggiunge: "Lui è anche un demonio. È anche un uomo profondamente strano che ha fatto cose davvero terribili che hanno cambiato la nostra cultura".

L'ultima scena si svolge in un tempo più recente, a distanza di anni e anni dalla morte di Ed Gein, quando un gruppo di adolescenti cerca di rubare la sua lapide, fatto ispirato alla realtà, dal momento che la sua tomba viene continuamente trafugata. I ragazzi, però, hanno paura dei fantasmi di Ed Gein, Norman Bates, Buffali Bill e Leatherface, ovvero del serial killer e di tutti i personaggi che ha ispirato. Gein li osserva, con quel ghigno che lo aveva da sempre contraddistinto e la serie si chiude con la stessa immagine con cui termina il film Non aprite quella porta, ovvero con Leatherface con in braccio la motosega, in una danza contorta. Il vero finale, però, è quello che vede Gein, ancora giovane, seduto accanto alla madre che gli dice: "Solo una madre potrebbe amarti" e in effetti è stato il tarlo che lo ha perseguitato per tutta la sua esistenza.