Adeline Watkins, la fidanzata del serial killer Ed Gein è davvero esistita? Cosa c’è di vero nella serie Netflix

Su Netflix è arrivata la terza stagione di Monster, la serie che racconta la storia di alcuni dei più noti serial killer americani. Questo terzo capitolo è incentrato sulla figura di Ed Gein, noto per aver commesso alcuni crimini efferati negli Anni Cinquanta nella città di Plainfield. Fu accusato di aver profanato delle tombe, ma anche di necrofilia, oltre che di atrocità come squartare le vittime e servirsi delle parti del loro corpo per altri usi. Nella serie compare anche una donna, una certa Adeline Watkins, che sembra abbia avuto una relazione con lui. Ma ecco cosa c'è di vero su questa relazione.
Cosa c'è di vero sulla storia d'amore tra Adeline ed Ed Gein
Nella serie, Adeline Watkis è interpretata dall'attrice Suzanna Son. Un legame tra i due esisteva davvero, sebbene negli anni ci siano stati commenti contrastanti da parte della donna, circa il suo rapporto con Ed Gein. Quella che in Monster appare come una vera storia d'amore, stando a quanto raccontato dai giornali dell'epoca, a cui Watkisn ha rilasciato anche delle interviste, era in realtà una storia meno intensa di quanto si fosse pensato. In un'intervista che nel 1957 Watkisn rilasciò al Minneapolis Tribune e ripubblicata sul Wisconsin State Journal, la donna ammise di aver frequentato Gein per oltre vent'anni, descrivendolo come un uomo "buono e gentile". Nell'intervista si legge che, in più occasioni, i due si sono trovati a parlare di libri, sebbene avessero gusti letterari diversi e spesso fossero andati al cinema o in qualche posto per cenare insieme.

Tra gli argomenti di conversazione, però, ci sarebbero stati anche gli omicidi raccontati nei notiziari: "Eddie raccontava come l'assassino avesse commesso degli errori. L'ho trovata una cosa interessante", aveva rivelato. Inoltre, aggiunge che l'ultima volta in cui si erano incontrati, era nel 1955, due anni prima dell'intervista e Watkins rivelò che in quell'occasione lui le avrebbe chiesto di sposarlo, ma che lei avesse rifiutato: "Ma non perché ci fosse qualcosa di sbagliato in lui. C'era qualcosa di sbagliato in me. Credo di aver avuto paura di non essere all'altezza di ciò che si aspettava da me".
La smentita di Adeline Watkins dopo l'intervista
Due settimane dopo la pubblicazione dell'intervista sul Wisconsin State Journal, Watkins è tornata a parlare sullo Stevens Point Journal dove ha dichiarato che quanto riportato sull'altra testata fosse "ingigantito oltre ogni limite e con dichiarazioni false". La donna ha spiegato che la loro storia è durata meno di un anno e che lui si fosse presentato a casa sua per un periodo intermittente, di circa sette mesi. In questo periodo Gein si era fermato dai Watkins durante alcuni pomeriggi ed erano andati a teatro solo a volte. Inoltre Adeline dichiarò di non aver mai messo piede nella casa di Gein, dove si trovavano i corpi mutilati delle vittime, oltre che una stanza dedicata a sua madre, Augusta Gein, unica parte realmente immacolata della casa. Tra le varie dichiarazioni della donna, poi, ci fu anche la specifica di non aver mai avuto rapporti intimi con lui.