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Pd attacca la Rai: “Situazione degli ascolti è grave, vertici riferiscano in Vigilanza”

Da Pino Insegno a Nunzia De Girolamo, tutti gli insuccessi della nuova Rai vengono contestati dai parlamentari Pd della commissione di Vigilanza Rai: “Vengano i vertici a discutere”.
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L'aria in Rai si è fatta pesante. Dopo la prima parte stagionale del "nuovo corso", cominciano a venire i primi nodi al pettine. Gli insuccessi dei nuovi programmi – da Pino Insegno a Nunzia De Girolamo fino allo show di Bianca Guaccero – stanno portando gli ascolti al collasso e i parlamentari del Pd in comissione di Vigilanza Rai chiedono ai vertici dell'azienda di riferire al più presto in commissione di Vigilanza.

"Situazione grave: gli ascolti vanno male e il canone è tagliato"

Stefano Graziano, capogruppo dei parlamentari Pd della commissione Vigilanza Rai, riferisce:

Gli ascolti della Rai vanno male. Il canone viene tagliato e, di conseguenza, le risorse diminuiscono. L'indebitamento aumenta e non si vede all’orizzonte alcuna diminuzione degli sprechi. La situazione del servizio pubblico radiotelevisivo è dunque grave e la risposta che giunge dall'azienda non solo non ci convince, ma rende la vicenda ancor più buia poiché i vertici Rai sembrano voler mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Chiediamo l’immediata convocazione in commissione di Vigilanza dei dirigenti Rai. Vengano a riferire al più presto dimostrando così di tenere al bene e al futuro del servizio pubblico.

I timori degli ascolti tv per Pino Insegno

In Rai, intanto, si registrano seri timori soprattutto per Pino Insegno che da gennaio andrà al timone de L'Eredità. Perché, nonostante i risultati scarsi de Il Mercante in Fiera non saranno motivo di chiusura del programma, resta la preoccupazione per gli effetti che potrebbero avere sull’Eredità, che è una trasmissione storica e vero e proprio fiore all'occhiello del servizio pubblico. In questo momento, è chiaramente lui sotto la lente d'ingrandimento delle critiche più feroci, solo per il fatto di essere un amico della premier Giorgia Meloni.

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