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“No alla chiusura dei programmi Rai e allo svuotamento delle redazioni”, i giornalisti in protesta contro l’azienda

Dopo l’annuncio della chiusura dei programmi Rai di seconda serata sotto il 3% (e non solo) e del ridimensionamento di Report e Presa diretta, Fanpage.it apprende di una nota del Cdr approfondimento che annuncerebbe un’operazione di mobilitazione in occasione della giornata palinsesti 2025/2025 del 27 giugno. Le motivazioni riguardano chiusura, tagli e svuotamento delle redazioni: “Serve una regolare testata nelle Reti per tutelare l’informazione. Le redazioni dei programmi verranno svuotate, chiediamo di assicurare la continuità lavorativa”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Dopo l'annuncio della chiusura dei programmi Rai di seconda serata sotto il 3% (e non solo), dello slittamento di altri e del ridimensionamento di Report e Presa diretta, Fanpage.it apprende che la presentazione al CDA di giovedì scorso non ha fatto altro che acuire il malessere dei giornalisti. Sta girando in diverse chat una nota del Cdr approfondimento che annuncerebbe un'operazione di mobilitazione in occasione della giornata palinsesti Rai 2025/2025 prevista per venerdì 27 giugno. Le motivazioni sono chiare e riguardano chiusura, tagli e svuotamento delle redazioni: "Serve una regolare testata nelle Reti per tutelare l’informazione e impedire colpi di mano. Le redazioni dei programmi verranno svuotate, chiediamo di assicurare la continuità lavorativa".

Tagli e chiusure: smistamento nei Tg regionali e ricollocazioni

La presentazione del piano palinsesti Rai 2025/2026 al CDA dell'azienda ha smosso ulteriormente acque che erano già molto agitate. Chiusi tutti i programmi di approfondimento di seconda serata sotto il 3% (ma non solo, come nel caso di Agorà Weekend), ridotti e rimandati Petrolio, Indovina chi viene a cena, XXI Secolo, ridotti come numero puntate sia Report che Presa Diretta. Del tutto eliminati programmi come Rebus, Il Fattore umano, Tango, Agorà weekend, Linea di confine. Si parla di forte malcontento nei confronti del direttore Paolo Corsini, che il Cdr Approfondimento starebbe pensando di sfiduciare.

Paolo Corsini
Paolo Corsini

Pare sia stata avviata una selezione per precari e dipendenti che lavorano senza contratto giornalistico in quelle trasmissioni, circa 120, dei quali una parte verrà smistata nei Tg regionali. I giornalisti interni, almeno 25, saranno ricollocati. Uno scenario possibile perché le Reti Rai non hanno una regolare testata, quindi si lamenterebbe il fare giornalismo, incluse le inchieste, senza i diritti e le tutele imposte dalla legge. E si lamenta inoltre il sacrificio di programmi di approfondimento e informazione a vantaggio di quelli di intrattenimento, che sarebbero "utili solo a distrarre i cittadini".

La protesta fuori gli studi Rai nella giornata Palinsesti

Per tutti questi motivi il 27 giugno, in occasione della giornata palinsesti appunto, è stata organizzata una mobilitazione in segno di protesta fuori dalla sede Rai di Napoli, dalle ore 17.00. "Bisogna porre un freno", questo il grido che si alza da Viale Mazzini. Il clima si preannuncia rovente e il caldo di questi giorni darà solo un tiepido contributo.

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