Il Codacons chiede la squalifica di Jasmin Salvati dall’Isola dopo l’accesa lite con Chiara Balistreri

Il Codacons ha chiesto la squalifica di Jasmin Salvati dall'Isola dei Famosi 2025. Con un comunicato, l'associazione ha avanzato la richiesta di eliminare la naufraga, in passato concorrente di Italia Shore, in seguito all'accesa discussione avuta con Chiara Balistreri. "Responsabile di gravi dichiarazioni che ledono la dignità delle donne, alimentando stereotipi pericolosi", si legge nel comunicato.
La richiesta del Codacons
Con un comunicato diffuso sui social, il Codacons ha chiesto l'allontanamento di Jasmin Salvati dall'Isola dei Famosi dopo l'accesa lite con Chiara Balistreri, ritenendola responsabile di "gravi dichiarazioni che ledono la dignità delle donne, alimentano stereotipi pericolosi e contribuiscono a perpetuare la cultura della violenza e della discriminazione di genere". L'associazione chiede quindi "l’adozione di misure concrete e strutturate volte a prevenire il ripetersi di simili episodi, tra cui la formazione obbligatoria per il personale e i concorrenti sui temi della violenza di genere, della comunicazione responsabile e del rispetto della dignità umana". Al momento non è nota la posizione del programma a riguardo.
La lite tra Jasmin Salvati e Chiara Balistreri
Negli scorsi giorni, Jasmin Salvati e Chiara Balistreri hanno avuto un'accesa discussione all'Isola dei Famosi 2025. La lite è nata per una stuoia usata senza permesso, ma ben presto si è sposta su un piano più personale personale. "Sei qua per visibilità, come hai fatto tutte le altre cose", è stata l'accusa di Salvati Salvati alla naufraga. E ha poi continuato: "Tutti hanno la loro storia, ma non tutti si espongono per visibilità. Se raccontassi io la mia storia per visibilità, hai voglia a te. Grande donna dillo a qualcun altro, che ti insegno". Nel 2022, Balistreri denunciò l'ex fidanzato per violenza domestica e raccontò di aver voluto partecipare all'Isola "per dimostrare di non avere solo una storia triste" e per dimostrare alle donne "vittima di violenza che è possibile rifarsi una vita".