Il Barzageddon è la demolizione di Davide Barzan: ipotesi di revenge porn e truffe milionarie dietro il criminalista

Il 10 giugno 2025 è una data spartiacque nella storia del trash televisivo italiano. Il Barzageddon, l'inchiesta speciale di Gaston Zama e Marco Occhipinti firmata Le Iene, ha demolito pezzo dopo pezzo la credibilità di Davide Barzan, criminalista e ormai ex prezzemolino della televisione italiana specializzata in cronaca nera. Nel servizio, le testimonianze di numerose persone che da lui sarebbero state truffate. Truffe sempre più raffinate ed esagerate: "È il più grande truffatore che io abbia mai conosciuto", rivela una delle persone ascoltate dagli autori del servizio. Tra le cose "millantate": una vincita al Superenalotto da 47 milioni di euro, la volontà di comprare il Cosenza e addirittura pozzi petroliferi.
Chi è Davide Barzan
Davide Barzan, calabrese di 37 anni trapiantato a Riccione, costruisce la propria fortuna televisiva su un equivoco gigantesco. Si presenta come "criminalista ed esperto di cronaca nera" nei salotti di Quarto Grado, Chi l'ha Visto e Mattino 5, forte di una laurea in giurisprudenza che però non è mai diventata abilitazione forense. La svolta arriva con l'omicidio di Pierina Paganelli, nell'ottobre 2023. Barzan si propone come consulente della famiglia Bianchi e conquista le telecamere nazionali. Nel contempo, apre un shop online nel quale brandizza il suo personaggio, anche i suoi strafalcioni come "Venghi", "Verosimilmente" o "Intelligenza di condotta". Il Resto del Carlino parla di un fatturato di 300mila euro, come dichiarato dallo stesso Barzan.

Le testimonianze di chi sarebbe stato truffato
I giornalisti Gaston Zama e Marco Occhipinti de Le Iene dopo aver iniziato a scavare scoprono un ritratto devastante. Le testimonianze delle persone truffate si moltiplicano. Da Cosenza a Riccione, spuntano storie di denaro prestato e mai restituito, investimenti fantasma, promesse di business milionari evaporate nel nulla. Perfino le auto di lusso con cui si pavoneggia risultano a noleggio, non di proprietà. Sono tutte storie che hanno un minimo comune denominatore: che si tratti di acquistare il Cosenza calcio, di aprire una palestra, di rilevare un fondo petrolifero, Barzan non ha soldi anzi cerca sempre di chiederne ai suoi riferimenti con una scusa o un'altra. Un metodo che ricorda le scenette dei film di Totò quando, con Nino Taranto, riuscì a vendere la Fontana di Trevi al malcapitato turista interpretato da Ugo D'Alessio. E, in effetti, nel 2023 Barzan avrebbe incassato una condanna definitiva per truffa: 6 mesi con la condizionale per aver presentato un assegno falso da 2 milioni alla BCC Mediocrati di Cosenza nel 2014.
Il "revenge porn" con una nota giornalista
La storia più pruriginosa è quella che riguarda un'affaire che ci sarebbe stato tra una nota giornalista e Davide Barzan. L'inchiesta de Le Iene si chiude con due testimonianze di due amici del personaggio, che hanno preferito rimanere in incognito. Entrambi raccontato a Gaston Zama di aver visto dei video nei quali Barzan fa sesso con questa giornalista, dei quali entrambi si consideravano grandi fan. Barzan avrebbe fatto vedere questi video per vantarsi con loro, spingendoli e raccomandandosi di non dire niente a nessuno. "Se tutto questo fosse vero sarà importante accertare che la giornalista nel video fosse consapevole che Barzan stesse girando. Se Barzan avesse davvero mostrato a terzi quelle immagini intime, potrebbe aver commesso il reato di revenge porn", è la domanda con la quale si chiude il Barzageddon di Gaston Zama e Marco Occhipinti.

Le denunce in corso
Il ritratto che ne esce di Davide Barzan è quello di un millantatore seriale che ha trasformato la propria capacità di vendere fumo in una carriera televisiva. L'uomo che consiglia le famiglie delle vittime non è nemmeno avvocato. Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva (attualmente in carcere per l'omicidio Paganelli), presenta la prima denuncia per esercizio abusivo della professione. Anche Dassilva, dal carcere, ha querelato il suo ex consulente per "infedeltà del patrocinatore". L'Ordine degli Avvocati di Rimini, tramite il presidente Roberto Brancaleoni, hanno deposito un esposto definendo la situazione "gravissima". La deputata M5S Dolores Bevilacqua ha presentato un'interrogazione parlamentare alla Vigilanza RAI sui criteri di selezione degli ospiti televisivi. Barzan ha risposto colpo su colpo con quattro querele per diffamazione e stalking contro Le Iene, Gaston Zama, Valeria Bartolucci e Roberta Bruzzone.