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Guerra in Ucraina

Esplosioni a Kiev, giornalista della BBC costretto a scappare durante un attacco ripreso in diretta

Il giornalista e inviato della BBC Hugo Bachega costretto a interrompere un collegamento con lo studio per mettersi al riparo durante un lancio di missili su Kiev.
A cura di Stefania Rocco
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Il giornalista della BBC Hugo Bachega è stato costretto a scappare per mettersi in sicurezza durante un collegamento da Kiev. L’inviato si trovava in diretta sulla televisione britannica quando si è accorto di un lancio di missili poco lontano dalla sua postazione. Nel video, lo si vede provare a girarsi un paio di volte per localizzare le esplosioni, quindi decidere di abbandonare il collegamento per cercare riparo insieme alla sua troupe. La linea viene quindi raccolta prontamente dallo studio, un’interruzione necessaria a consentire a Bachega e al suo gruppo di lavoro di allontanarsi considerata la posizione di particolare esposizione. Il video trasmesso dalla BBC sta facendo rapidamente il giro del mondo. Si tratta di un filmato che racconta con precisione anche i pericoli che gli operatori dell'informazione corrono da mesi nel tentativo di raccontare dall'interno la guerra in Ucraina.

Hugo Bachega e la sua troupe stanno bene

In un breve lancio comparso sulla pagina web della BBC, l’emittente fa sapere che l’inviato Hugo Bachega e la sua troupe sono riusciti a mettersi al riparo e che stanno bene. Questa mattina, Kiev si è svegliata sotto i bombardamenti russi. Sono tra i 3 e i 5 i missili che hanno colpito alcuni palazzi nel centro della città. Migliaia i giornalisti, gli operatori televisivi e i fotografi di tutto il mondo che stanno raccontando la guerra dalla capitale dell’Ucraina invasa dalle truppe di Putin. Decine sono quelli che in Ucraina hanno perso la vita a causa dei bombardamenti o degli attacchi contro truppe e civili. Tra loro, Dealerbek Shakirov, Yevhen Sakun, Victor Dedov, Maksym Levin, Brent Renaud, Pierre Zakrzewsky, Oleksandra Kurshinova, Oksana Baulina, Frédéric Leclerc-Imhoff e diversi altri. Di fronte al Media Centre di Leopoli è stata allestita una mostra che ricorda i volti di coloro che hanno perso la vita per raccontare la guerra.

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