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Sergio Castellitto: “Presidenza del Centro Sperimentale? Sono un uomo di competenza non appartenenza”

Sergio Castellitto commenta la notizia secondo cui potrebbe diventare il nuovo presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia. L’attore e regista non nasconde che l’idea possa essere affascinante.
A cura di Ilaria Costabile
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Nell'ambito dell'80esima Mostra del Cinema di Venezia, Sergio Castellitto ha risposto ad alcune domande rivoltegli dal Corriere della Sera in merito alla notizia secondo cui potrebbe essere il nuovo presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Il commento di Sergio Castellitto

L'attore e regista spiega, quindi, come si sono svolte le cose confermando, di fatto, di essere stato contattato per la proposta e di aver inizialmente titubato sulla possibilità di ricoprire un ruolo così importante:

Prima dell'estate Pupi Avati mi chiamò per dirmi che sarebbe bello che una figura come me accettasse l'incarico della presidenza del Centro sperimentale di Cinematografia. La mia prima risposta fu no, assolutamente no. Poi ne parlammo. Poi è passata l'estate e non ho saputo più nulla e ho letto la notizia come l'avete letta voi, ovvero che lo davano per certo. Io mi limiterei a questo. Quello che succederà non lo so. Non nascondo che l'idea è comunque affascinante

Castellitto, poi, ci tiene a fare un'ulteriore precisazione che, nel contesto, va a mettere in luce i motivi che avrebbero portato alla sua nomina: "L'unica cosa che mi sento di dire è che io non sono un uomo di appartenenza, ma di competenza. Quindi mi si chiede di fare questa cosa per la mia competenza, e credo che questo sia stato assolutamente recepito". 

La nuova direzione del Centro Sperimentale

L'indiscrezione circa la nomina di Castellitto a presidente del Centro Sperimentale è stata lanciata da Dagospia, e arriva poco dopo le dimissioni dell'ex dirigente, Marta Donzelli, affiancata dalle due consigliere Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti che, allo stesso modo, hanno rassegnato le dimissioni. Il congedo è arrivato dopo l'approvazione dell'emendamento proposto nell'ambito del Decreto Giubileo e che prevedeva la cancellazione dei vertici dell'attuale consiglio di amministrazione del Csc. Ora, quindi, i nuovi consiglieri verranno scelti, come previsto dalla proposta di legge, dai ministeri della Cultura, dell'Economia e dell'Università.

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