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Proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini

Morte di Mahsa Amini, Claudia Gerini si taglia una ciocca in segno di vicinanza alle donne iraniane

Claudia Gerini si è tagliata una ciocca di capelli in segno di solidarietà nei confronti delle donne iraniane, dopo la morte di Jina Mahsa Amini, la 22enne curda arrestata e picchiata dalla polizia islamica perché non indossava correttamente il velo.
A cura di Elisabetta Murina
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Claudia Gerini ha deciso di esprimere la sua solidarietà nei confronti di Jina Mahsa Amini, la 22enne morta lo scorso 14 settembre dopo essere stata picchiata dalla polizia islamica perché non indossava correttamente il velo. L'attrice ha condiviso su Instagram un breve video in cui si taglia simbolicamente una ciocca di capelli, esprimendo così la sua vicinanza alle donne della comunità iraniana.

Il gesto di Claudia Gerini

"Donna, vita e libertà". È con questa frase, diventata un grido mondiale di protesta contro il regime in Iran, che inizia il video condiviso su Instagram da Claudia Gerini. Per esprimere la sua solidarietà nei confronti di Jina Mahsa Amini e di tutte le donne iraniane, l'attrice si è tagliata una ciocca di capelli, l'ha imbustata e indirizzata all'ambasciata iraniana a Roma. É proprio per una ciocca di capelli sfuggita dal velo che la 22enne curda, che si trovava a Teharan con la famiglia, è stata arrestata e picchiata dalla polizia islamica, fino alla morte lo scorso 14 settembre.

La morte di Jina Mahsa Amini

Lo scorso settembre, Jina Mahsa Amini si trovava in visita a Tehran con la famiglia quando è stata arrestata dalla polizia islamica. Ad occuparsi del suo arresto l'unita speciale che controlla il rispetto del rigido codice di abbigliamento imposto alle donne nel Paese. Tutte hanno l'obbligo di indossare il velo coprendo integralmente i capelli stando a una legge entrata in vigore nel 1970. La 22enne è stata accusata di non rispettare tale norma e per questo portata in carcere. La situazione è degenerata durante la detenzione fino alla morte della ragazza, che sarebbe sopraggiunta dopo un infarto. Una versione che però non convince fino in fondo gli attivisti per i diritti umani e i familiari, i quali denunciano un pestaggio ai danni di Mahsa Amini da parte delle forze dell'ordine.

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