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La famiglia di Luciano De Crescenzo sulla morte di Sergio Solli: “Ti ricorderemo per sempre”

Sergio Solli ha partecipato attivamente alla trilogia di De Crescenzo. La famiglia del filosofo e dell’attore ricorda l’attore scomparso.
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La famiglia di Luciano De Crescenzo ha ricordato Sergio Solli, scomparso oggi 3 febbraio all'età di 78 anni. "Ciao Sergio, grande attore, indimenticabile al fianco di Luciano. Resterai nei cuori dei tanti che per decenni ti hanno apprezzato in teatro, al cinema, in tv. Ti ricorderemo sorridente sul set insieme al professor Bellavista". 

I film di Luciano De Crescenzo con Sergio Solli

Sergio Solli ha partecipato attivamente alla trilogia di De Crescenzo, tre film che hanno fatto scuola entrando di diritto nella storia del cinema napoletano. Così parlò Bellavista (1984), Il mistero di Bellavista (1985), 32 dicembre (1988), questi i film. Nel primo interpreta il ruolo di Saverio, netturbino che con l'amico Salvatore (interpretato da Benedetto Casillo) segue le lezioni di filosofia del professor Bellavista. Ruolo che riprenderà anche nel secondo film, I misteri di Bellavista. Il personaggio di Saverio è tra quelli che assisterà alle famose massime del professor Bellavista, il quale distingue l'umanità in "uomini d'amore", ovvero i napoletani, e "uomini di libertà", ovvero i milanesi in quella che sarà la costante tensione di tutto il film tra lo stesso Bellavista e il nuovo inquilino, il dirigente dell'AlfaSud Cazzaniga, arrivato da Milano. Sergio Solli sarà riproposto poi in coppia con Benedetto Casillo anche in "32 dicembre", protagonisti del primo dei tre episodi di cui si compone il film.

Sergio Solli esordì con Eduardo De Filippo

Sergio Solli fece il suo esordio con Eduardo De Filippo. Come è noto, la sua professione era quella di parrucchiere ma si dilettava nel teatro. Riuscì a strappare un provino con Eduardo e lì cominciò la sua carriera. Questo quello che raccontò a La Repubblica: "Quando arrivai al cospetto di Eduardo ero un pezzo di ghiaccio: in realtà non pensavo a fare veramente l’attore, volevo solo sentirmi dire da lui che ero bravo. Era venerdì sera, lui stava provando con la compagnia. Mi chiese di tornare l’indomani, pensai al negozio pieno di clienti di sabato e gli dissi: “Direttore, anche adesso”. Ero quasi in uno stato di trance. Feci il provino la sera stessa. Alla fine si alzò e se ne andò, senza aprire più bocca. Mi fece avere il copione, e il lunedì mi annunciarono che avrei debuttato alla Pergola di Firenze dodici giorni dopo, con le musiche di Nino Rota. Un copione in mano e una vita che inizia".

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