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Giancarlo Magalli: “Ivana Trump è morta? Allora saluto Donald sperando che la raggiunga”

Giancarlo Magalli ha dato vita a un vero e proprio show nello show a Tintoria, parlando e sparlando di tutto e tutti, da Raffaella Carrà a Donald Trump fino alla moglie di Gigi Proietti.
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Giancarlo Magalli è stato uno degli ultimi ospiti del podcast Tintoria, condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone. Giancarlo Magalli ha svelato ricordi preziosi del suo passato e della sua carriera, ricordando l’esperienza con l’animazione nei primi villaggi vacanze, gli inizi in radio al fianco di Gianni Boncompagni, fino al debutto in televisione.

L'intervista a Giancarlo Magalli

Lo storico conduttore Rai è stato una vera e propria miniera di aneddoti e racconti televisivi succosi, uno fra tanti quello relativo al suo incontro con Ivana Trump: "Venne da me, prese i soldi e parlava di Donald e il tema era ‘come levare i soldi a un vecchio'". Poi scherza: "Non la saluto perché è morta, no?". E ancora: "Salutiamo Donald sperando che la raggiunga".

L'incontro tra Raffaella Carrà e Madre Teresa di Calcutta

Fantastico il racconto sull'intervista che Raffaella Carrà fece a Maria Teresa di Calcutta"Ho assistito a un momento di meta televisione straordinario. Stavamo facendo ‘Pronto Raffaella' e si sparge la voce che c'era Madre Teresa di Calcutta. La cosa interessante è che nessuno dei due sapeva niente dell'altra. Alla Carrà dissero: "Guarda che è una suora, fa del bene agli altri". E Raffaella chiedeva ‘Qual era l'aspetto più bello del suo lavoro?", cose che puoi chiedere anche a un idraulico. Ma d'altronde che vuoi chiedere a Madre Teresa? "Scusi, madre, ma la lebbra…?". 

La battuta sulla moglie di Gigi Proietti

Giancarlo Magalli ha dato vita a un vero e proprio show nello show, lasciando anche qualche pettegolezzo, raccontando dell'esperienza svedese con Gianni Boncompagni: "Gli svedesi, l'ho imparato da Gianni Boncompagni, non hanno senso dell'umorismo. Sennò diventerebbero francesi, inglesi…tanto che Gianni s'era fatto i biglietti da visita con su scritto ‘lavapiatti' in Svezia e nessuno svedese ha mai riso vedendo quel biglietto. Una domanda che facevano tutti: voi siete italiani, come siete venuti dall'Italia? Gianni raccontava sempre: è stato un viaggio lungo perché siamo venuti con l'autostop". Poi: "Lui aveva sposato una signora svedese, noi delle svedesi avevamo un concetto di gran patatona, avevo le prove perché da ragazzo andavo in Maremma e c'è un villaggio loro e arrivavano una vagonata di svedesi ogni quindici giorni e invece no. C'erano solo due così così in tutta la Svezia: una se l'è sposata Boncompagni e una Proietti, perché Sagitta è una donna simpaticissima e intelligente, però aiutatemi a dì". 

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