È morto Remo Girone, addio all’attore de La Piovra: aveva 76 anni

Si è spento a Monaco, nella sua abitazione, Remo Girone. L'attore aveva 76 anni e viveva da tempo nella città tedesca insieme alla moglie Victoria Zinny. Remo Girone resta legato in maniera indissolubile al successo dello sceneggiato televisivo "La piovra", con Michele Placido. Il ruolo dell'attore fu quello di Tano Cariddi, pericoloso boss mafioso, principale antagonista della saga.
Tano Cariddi, il cattivo che conquistò l'Italia
Quando nel 1987 entrò nella terza stagione de La Piovra, l'attore diede vita a un mafioso diverso da tutti quelli visti fino ad allora sul piccolo schermo. Tano Cariddi non era solo violento, era intelligente. Non era solo spietato, era affascinante. Questa ambiguità rese il personaggio straordinariamente popolare, trasformando Girone nel volto del male televisivo per eccellenza. Il boss mafioso lo accompagnò attraverso diverse stagioni della serie: dalla terza alla sesta, senza interruzioni, poi nella decima. L'unica assenza significativa fu nella settima stagione, quando problemi di salute ridussero la sua partecipazione a una manciata di minuti nel finale. Ma anche quella breve apparizione bastò a ricordare al pubblico quanto quel personaggio fosse centrale nella mitologia della serie.

Dal teatro fino a Hollywood
I primi passi nel teatro, una carriera poi consolidata che lo porterà a trionfare al Festival di Edimburgo nel 1996 per Zio Vanja che la critica internazionale celebra senza riserve. Negli anni 70 debutta al cinema con Miklós Jancsó, ma è Marco Bellocchio a credere per primo in lui come protagonista. Il gabbiano del 1977 segna l'inizio di una lunga collaborazione con il cinema d'autore italiano: Pasquale Squitieri lo dirige in Corleone, Ettore Scola lo vuole ne Il viaggio di Capitan Fracassa, Damiano Damiani gli affida un ruolo in L'angelo con la pistola. Ma l'apice internazionale arriva nel 2019. James Mangold lo sceglie per interpretare Enzo Ferrari in Le Mans '66 – La grande sfida, al fianco di Matt Damon e Christian Bale. È il riconoscimento che chiude il cerchio di una carriera costruita sulla credibilità e sulla capacità di incarnare figure complesse, autoritarie, sfumate.

La vita privata
Nel 1982 sposa Victoria Zinny, attrice argentina. È un matrimonio solido, che dura fino alla fine. Con lei e Karl Zinny, figlio di Victoria, nel 1991 conduce anche un varietà televisivo, Settimo Squillo. È un esperimento che mostra un lato diverso dell'attore, più leggero, familiare, lontano dalle figure drammatiche che lo hanno reso celebre. La voce di Girone merita un capitolo a parte. Profonda, calda, inconfondibile. Disney la sceglie per il capo Powhatan in Pocahontas, Ridley Scott per Saladino ne Le crociate. È una voce che sa essere paterna e minacciosa, rassicurante e inquietante. Con Remo Girone se ne va un pezzo importante della cultura popolare italiana.