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Dario Argento: “Non mi hanno mai chiamato in concorso a Venezia, non capisco il perché”

Dario Argento, ospite alla Mostra di Venezia, dove è protagonista del documentario “Dario Argento Panico”, ha rivelato di non essere mai stato incluso tra i partecipanti al concorso e di non aver mai capito le ragioni di questa scelta.
A cura di Ilaria Costabile
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Ospite alla Mostra del Cinema di Venezia per partecipare alla presentazione del documentario "Dario Argento Panico" firmato da Simone Scafidi, il maestro dell'horror ha rilasciato un'intervista all'Ansa, nella quale parla della sua carriera e di come i suoi film, in Italia, spesse volte non siano stati apprezzati.

La delusione di Dario Argento

Una carriera, quella di Dario Argento, che dura da decenni e nella quale ha realizzato titoli destinati a diventare cult nel cinema mondiale. Eppure, nonostante il suo talento e i riconoscimenti conquistati negli anni, al Lido non è mai arrivato tra i cineasti in lizza per il Leone d'Oro:

Non mi abbiano mai invitato in concorso, ecco, questo mi ha disturbato molto, perché non l'ho capito, è una cosa di cui non ho capito la ragione, perché ho fatto tanti film, 40 anni, alcuni in tutti i festival del mondo sono stati presentati, apprezzati. Invece nel paese dove sono nato, dove ho lavorato, non venivano presentati nei festival, è strano, è una cosa molto strana, ci sono delle ragioni chiaramente, bisognava fare film impegnati, film politici, i film anche quelli di Sergio Leone, tutti i film di Sergio Leone sono stati considerati film commerciali, lui solo con C'era un volta in America ha fatto il boom mondiale, ma misteriosamente, non si sa perché prima.

Il documentario su Dario Argento

Il maestro dell'horror è in Laguna, accompagnato dalla figlia Fiore, in quanto protagonista del documentario "Dario Argento Panico" diretto da Simone Scafidi, che segue la genesi dell'ultima opera del regista romano, scritta come le altre in una camera d'albergo, dove da sempre è solito trovare ispirazione. Il documentario ricostruisce l'intera vita di Dario Argento, analizzando i suoi film più noti, rivivendo le celebrazioni degli ultimi anni, fuori dall'Italia, e ascoltando chi con lui ha lavorato fianco a fianco: dai collaboratori ai familiari, a studiosi italiani e non, arrivando anche ad interpellare nomi di calibro internazionale.

Un viaggio, quindi, nella vita di uno dei registi che ha gettato le basi di una nuova modalità di trattare e raccontare la paura, e che si sofferma anche sulle modalità con cui nasce la narrazione: l’isolamento, lo sdoppiamento e il panico. Quest'ultimo step della creazione rappresenta ciò che Argento ha sempre cercato di provocare negli spettatori, oltre al terrore e che ha caratterizzato i suoi film più iconici.

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