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Rai, dg Rossi replica alle critiche per gli ascolti flop: “Abbiamo ereditato un’azienda da brividi”

Il Direttore Generale della Rai, Giampaolo Rossi, ritiene che le critiche siano premature. Occorre dare il tempo al nuovo management di lavorare e provare a invertire la rotta.
A cura di Daniela Seclì
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Il Direttore Generale della Rai, Giampaolo Rossi, sulle pagine de Il Foglio, ha tuonato contro chi critica gli ascolti flop, senza lasciare il tempo al nuovo management di lavorare e raddrizzare il tiro: “La Rai ereditata, quella della passata gestione, è una Rai immobile dal 2013".

Ascolti deludenti, la replica del Direttore Generale Rai

Rossi ha replicato a coloro che rimarcano continuamente gli ascolti flop che alcuni programmi Rai stanno riportando: “Accusare e dire che la Rai precipita negli ascolti, fa flop, dopo neppure un mese dall’avvio della programmazione, è come dire che i quotidiani perdono copie per colpa di chi ci scrive, a prescindere". Ha rimarcato, dunque, come sia ancora troppo presto per emettere sentenze:

Anche in televisione occorre analizzare il pubblico, l’età che cambia. Mi piacerebbe che si parlasse di questo, della grande sfida che attende la televisione generalista, anziché delle piccole frustrazioni che ci sono ovunque, in qualsiasi luogo di lavoro. Solitamente, in Rai, c’era una regola non scritta. Quando un nuovo management si insediava, si lasciava almeno un anno prima di parlarne male, prima di condannare dei palinsesti che, ricordo, sono stati assemblati in un mese.

Cosa ha dichiarato Giampaolo Rossi sulla Rai del passato

Giampaolo Rossi, quindi, ha dichiarato che i nuovi arrivati hanno fatto i conti con una situazione non facile da districare: "Una riforma dei generi che non è mai stata attuata. Un piano industriale mai approvato. C'era una Rai ferma da mesi". Insomma, una Rai che ha definito "da brividi":

Ho profondo rispetto dei giornalisti, stima dei critici televisivi, ma trovo pigro quel giornalismo che racconta la Rai con morbosità, trovo piccine le cattiverie di chi si esercita nel parlar male dell’azienda in cui lavora. Ci sono quotidiani che ormai copiano altri quotidiani pur di irriderla e che si esercitano nel tiro al piattello Rai. La Rai scatena la fantasia di chi dice ‘vendiamola’ quando l’interesse di tutti dovrebbe essere farla sopravvivere. Di sicuro è l’interesse di chi la guida adesso, di un amministratore delegato straordinario, di un gruppo di lavoro che ci sta provando malgrado una Rai ereditata che è da brividi, malgrado le critiche feroci, il più delle volte, dispiace dirlo, interessate.

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