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Enzo Iacchetti a Fanpage.it: “Per aver detto la verità su Gaza sto perdendo il lavoro e ricevo minacce di morte”

Enzo Iacchetti a Fanpage.it risponde agli attacchi dopo lo scontro con Mizrahi: “Senza Mediaset, parecchi giornalisti-giornalai che mi attaccano sarebbero in mezzo a una strada”. Ma non risparmia la sinistra: “Nessun politico mi ha scritto per darmi solidarietà perché il mio è stato un atto di supplenza morale”.
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"Definisca bambino" e "lei è un fascista". Sono le due frasi che hanno fatto accendere la miccia di uno scontro che ormai è già storia della televisione. Una settimana dopo, Enzo Iacchetti non si pente di nulla e non arretra di un millimetro. A Fanpage.it, in questa lunga intervista, il conduttore di Striscia la Notizia tira le somme: "Ho rotto il palco, ho sfondato la quarta parete del televisore. Il mio è stato un atto di supplenza morale perché chi dovrebbe parlare tace". Ma il prezzo da pagare è alto: "Sto perdendo parecchio lavoro, ho parlato ieri con Morgan che mi ha detto la stessa cosa". E rivela: "Non c'è stato un politico di sinistra che mi abbia dato solidarietà. In questo momento non sono di nessuno, sono solo dalla parte di quella povera gente".

Su Eyal Mizrahi, il presidente della Federazione Amici di Israele che lo ha fatto esplodere in diretta, Iacchetti non usa mezzi termini: "Era un provocatore andato lì per fare propaganda. Dentro di loro esiste il male, quello che ha detto neanche il diavolo avrebbe il coraggio di dire". E sulla frase che ha scatenato tutto: "Quando ha detto ‘definisca bambino' ha detto una porcata. La stessa comunità ebraica lo ha pesantemente redarguito". Il conduttore spiega di aver ricevuto solidarietà da "persone che non mi aspettavo", come Rula Jebreal dall'America, ma anche minacce: "Ci sono quelli che ti scrivono ‘preparati a morire' ed è terribile". Sulle critiche dai giornali della destra: "Se non ci fosse Mediaset, tutta questa gente non farebbe il mestiere che fa – cioè tutti questi giornalisti-giornalai, io li chiamo con tutto il rispetto per i giornalai che sono una categoria di persone che lavorano, sarebbero a piedi, per strada, questi direttori di giornali che ti sputano in faccia senza una motivazione".

L'affondo più duro è riservato al governo: "Se Meloni e i suoi continuano così perderanno anche le prossime elezioni. Lei si sta rendendo conto che non riesce più a tenere delle persone ignoranti nel suo governo". Su Salvini che ha detto alla tv israeliana "vi difenderemo sempre": "È terribile, provo vergogna per queste parole". Intanto Antonio Ricci lo ha chiamato per fargli i complimenti: "Mi ha mandato un filmato del 1985 dove tutti i comici del Drive-in facevano sketch contro Israele. È stata la solidarietà più bella".

Enzo, penso interessi a tutti sapere prima di tutto, come stai?

Come sto? Sto bene, è chiaro, non mi aspettavo il bene che mi vuole la gente e non mi aspettavo neanche la cattiveria dell'opposizione politica che di me ha detto cose allucinanti. Però non mi pento di nulla, ho rotto il palco, così si dice, no? Ho sfondato la quarta parete, ho rotto il vetro del televisore perché il mio è stato un atto di supplenza morale, perché chi dovrebbe parlare tace, chi dovrebbe fare qualcosa tace. E quindi dentro di me mi è scattata questa cosa che non provavo da quando ero giovane che andavo alle manifestazioni per la Palestina libera e, adesso che sto diventando nonno, il problema esiste ancora.

Molti sembrano aver scoperto oggi il tuo attivismo. Perché, diciamolo, tu sei sempre stato – per sintetizzare una posizione – attivista “di sinistra”.

Io sono sempre stato per le ingiustizie sociali e seguendo la canzone di Gaber “Destra-Sinistra" mi pare che questa di Gaza non sia una questione ideologica, ma sia una questione solo umanitaria. La rabbia che ho manifestato è sintomo di una ferita grande. Io non dormo la notte. Non dormo perché ho pena di questa gente.

Su Mizrahi, sgombriamo il campo: sono state parole di rabbia, non lo avresti mai picchiato.

Non avrei mai toccato quel signore lì, non sarei andato giù a picchiarlo, figuriamoci. Non ho mai picchiato nessuno, non uccido neanche le zanzare. Lui è scappato, pensa, è scappato via perché pensava che io scendessi. Quindi aveva anche la coscienza molto sporca per le puttanate che ha detto.

Hai avuto solidarietà da parte del mondo istituzionale?

Ho avuto dei consensi da parte di persone che non mi aspettavo, che hanno cercato forse il mio numero di telefono da qualche parte. Mi ha scritto Rula Jebreal dall'America, altri personaggi importantissimi. Non c'è stato uno di sinistra.

In che senso?

Non c'è stato un politico di sinistra che mi abbia dato la sua solidarietà. Quindi, tornando a prima, se tu mi chiedi se sono di sinistra o di destra ti dico che non sono di nessuno in questo momento, sono solo dalla parte di quella povera gente. Non posso essere dalla parte di chi, come sta facendo Salvini, dice che i palestinesi non devono essere riconosciuti, la loro terra non deve essere riconosciuta. Per queste parole, io provo vergogna. Parlerei ancora con questa pacatezza se non avessi di fronte un giocatore come quello che mi sono trovato di fronte l'altra sera. Che era tra l’altro stato spacciato per un nemico del governo Netanyahu.

Ma come poteva il presidente di Amici d’Israele essere contro Netanyahu?

Né io né Bianca lo sapevamo. Non sapevamo che questo era un provocatore, andato lì proprio per usare la diretta televisiva e fare la sua propaganda.

Di Mizrahi, molti hanno scritto: “sembra il volto del Diavolo”.

Il satanismo è una prerogativa – adesso non vorrei dire – ma pare che loro siano molto guidati, questi sionisti incalliti, dall’idea di essere i padroni del mondo, di fare tutto per avere di più, sono guidati da un'idea malefica, se tu ci fai caso, cioè "radiamo al suolo la Palestina, anche i bambini sono figli di terroristi", è una cosa che neanche il diavolo avrebbe il coraggio di dire. Manderanno via i palestinesi, faranno il resort, come dice Trump, poi passeranno alla Cisgiordania. Non ne avranno mai abbastanza perché dentro di loro esiste il male. Capisci? Come fai a fare un confronto senza arrabbiarti quando hai uno che vuole un contraddittorio specifico sulle porcate che dice. Allora, ecco che io non lo faccio parlare.

In diretta hai detto: “ho molti amici ebrei”.

È vero. Non ne faccio una questione religiosa. Tanti amici ebrei mi hanno telefonato e mi hanno ringraziato perché il grande pericolo adesso sai qual è?

Qual è?

Il grande pericolo è come quando Hitler uccise 6 milioni di ebrei per estinguere una razza, tutto il mondo ha odiato i tedeschi per tantissimi anni e forse ancora adesso per quell'olocausto tremendo che è stato fatto. È facile ora dare le patenti di antesemita, ma se loro continueranno così e nessuno li fermerà, anche gli ebrei onesti, che sono la maggior parte e che stanno anche manifestando contro il governo di Netanyahu, verranno sempre additati come degli assassini per anni, anni e anni. Anche Moni Ovadia, anche la mia manager è ebrea, attori, registi, una serie di persone che non lavoreranno più se non cambia questa situazione, se non si stabilisce una differenza tra sionismo e ebraismo.

Stasera sei in diretta da Marco Travaglio sul Nove. Martedì tornerai da Bianca?

L'idea di Bianca è questa. Io vorrei prendere un po' di tempo perché ti giuro il polverone non me l'aspettavo di queste proporzioni. Poi ci sono i lati positivi: i miei post hanno 2 milioni di visualizzazioni, i complimenti per strada, la gente mi abbraccia, mi abbracciano tutti. Poi dall'altra parte mi danno dell'ubriacone, del miliardario, che a Striscia la Notizia ora non lavoro più, che mi sono mangiato il capitale, cioè mi dicono delle cose che non sono neanche dibattibili, no?

E tu?

Ma io non rispondo naturalmente perché conosco i soggetti. Se non ci fosse Mediaset, tutta questa gente non farebbe il mestiere che fa – cioè tutti questi giornalisti-giornalai, io li chiamo con tutto il rispetto per i giornalai che sono una categoria di persone che lavorano, sarebbero a piedi, per strada, questi direttori di giornali che ti sputano in faccia senza una motivazione. Ma il popolo dà ragione a me. Tutti mi dicono "Io avrei fatto come te, avrei fatto forse più di te". Logicamente, non avendo mai picchiato nessuno, non sarei andato a picchiare quell’ignorante. Anzi, sarei sceso a dirgli "Scusami, mi hai dato del fascista, tu che sei un estremista di destra, dovresti allora avermi dato del collega, no?”.

“Definisca bambino” è stata un’altra frase che ti ha colpito.

Ha detto una porcata e l’avrei pregato di rimangiarsela pubblicamente. Guarda che la comunità ebraica lo ha pesantemente redarguito per quelle frasi lì.

Qualcuno dice che in televisione non si dovrebbe urlare per le proprie ragioni.

Non è vero. Si urla quando tu hai un contesto distorto, per cui quello era l'unico modo per tornare alla realtà per me. Capisci? Se non avessi agito così me ne sarei andato, infatti all'inizio ho detto subito "Bianca io me ne vado”, perché sapevo che andando avanti a parlare ci avrei litigato. Però, in tanti sono dalla mia parte. Ieri ho fatto una convention per la Confcommercio, che non è certamente la CGIL. Dopo il mio spettacolo, mi hanno fatto 5 minuti di applausi per quello che era successo da Bianca, a testimonianza che è un tema trasversale, cioè appunto un tema umanitario, una questione umanitaria. Quindi mi dispiace che c’è chi pensa che io sia un ubriacone…

Pensano così perché hai colpito nel segno, no?

Ma sai che loro sanno benissimo che se fossimo in 50 come me perderebbero tantissimi voti. Perché non interviene lei, il capo del governo? Non interviene perché è una donna intelligente ed è cosciente di avere un gruppo di incapaci nel suo governo.

Salvini ha detto alla tv israeliana: “Vi difenderemo sempre”.

È terribile. E non è il pensiero del capo del governo. È il pensiero di un ministro. È un pensiero di un politico importantissimo ed è un pensiero che darà molto fastidio alla stessa maggioranza. Io non so cosa si dicono in privato loro, ma se vanno avanti così e non prendono una seria posizione, mi dispiace per lei e gioisco perché se lo merita, se non lo fa, perderanno anche le prossime elezioni politiche. E mi dispiace perché dall'altra parte, se ci fosse una sinistra con Berlinguer segretario che prendeva delle posizioni fortissime prima distaccandosi dall'Unione Sovietica, poi difendendo i palestinesi perché sono sempre stati aggrediti dal '37 in avanti, la situazione sarebbe molto diversa. Io da una parte mi auguro di aver contribuito a una loro piccola figura di merda morale, visto che poi non mi rispondono sui fatti che stanno succedendo, ma attaccano la mia persona. Quando uno ti dice "Ubriacone, che cazzo ne sa?".

Qualche mese fa, Giuli disse – provocando – “alla sinistra sono rimasti solo i comici”. Ti ci rivedi?

Non ha tutti i torti, ma il ministro Giuli ha detto anche che la flottiglia gli è simpatica, "ragazzi coraggiosi", ha detto. Solo che subito dopo viene smentito da Tajani che dice "Arriveranno a loro rischio e pericolo”. Cioè, come dire, se poi li ammazzano tutti, io li avevo avvertiti. Sono modi di pensare diversi che non fanno capire che c'è una maggioranza unita, ma che ognuno fa i cazzi suoi. E sai qual è la persona più in difficoltà? È ancora lei, la presidente del consiglio, perché si sta rendendo conto che non riesce più a tenere delle persone ignoranti. Perché ignoranti nel senso che ignorano, sia ben chiaro. Possono anche avere dei premi Nobel per la letteratura. L'ignoranza vuol dire ignorare una cosa talmente vistosa e reale che vieni definito ignorante, ecco, punto. E non è neanche una cosa che può portare in tribunale, perché lo dice la parola stessa, sul vocabolario: chi ignora è un ignorante.

Enzo, potresti avere un futuro da opinionista. È possibile?

No, no. Vorrei dire a tutte le testate televisive: non chiamatemi ogni volta perché il mio pensiero ormai lo conoscono tutti, non sono un opinionista, vorrei tornare a fare il mio mestiere e non so perché il mio mestiere sta rallentando, cioè io sto perdendo parecchio lavoro. Ho parlato ieri con Morgan che mi ha detto la stessa cosa, "non mi vuole vedere più nessuno”.

Anche Morgan ha preso posizione sulla Palestina.

Esatto. Ed è un amico di Giorgia Meloni, a lei non ha risparmiato critiche pesanti. Sostiene la Palestina. Io continuerò a parlare di questo, così come sto facendo con te, così come avrei continuato a fare da Bianca. Poi c’è qualche coglione che sul web che ti scrive "Fai il comico, non rompere il cazzo”, ma questi non sono pericolosi. I più pericolosi sono quelli che ti scrivono “preparati a morire” ed è terribile.

Antonio Ricci, l'hai sentito?

Antonio mi ha fatto i complimenti e mi ha mandato oggi un filmato dal Drive-in, quindi del 1985 in cui tutti i comici facevano degli sketch contro Israele che al tempo stava già trucidando i palestinesi. Lo faceva a modo suo con una satira ferocissima e mi ha fatto un enorme piacere perché è chiaro, non c'entra niente il mio programma preferito, ma la solidarietà di Antonio per me è stata il complimento migliore che potevo avere dopo questo.

Perché?

Forse perché lui sa benissimo che cosa mi sarebbe successo dopo, insomma. E bene o male mi ha sempre protetto, difeso e anche in questa occasione mi ha fatto capire che, insomma, non sono andato lì né per guadagnare dei soldi, né per farmi bello o per acquistare follower.

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