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Carlo Cracco: “In cucina avevo 4, poi sono andato da Marchesi. Feci di tutto per non essere preso a Masterchef”

Carlo Cracco compie 60 anni, lo chef è tra i più seguiti del settore, ed è appagato più di quando aveva 40 anni. La televisione ha avuto sicuramente un peso, anche se fece di tutto per non essere preso al provino di Masterchef.
A cura di Ilaria Costabile
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Carlo Cracco festeggia 60 anni. Cifra tonda per lo chef che continua ad essere un personaggio tra i più amati e seguiti, non solo per le sue doti culinarie, ma anche per quel savoir-faire che lo ha reso affascinante agli occhi del pubblico. La cucina è diventata la sua vita sin da ragazzino, quando scelse di fare l'alberghiero ed è tornata centrale dopo anni di televisione alla quale, comunque, continua a dedicare un po' del suo tempo, anche se il suo desiderio più grande è quello di staccare: "Due o tre giorni sarebbe fantastico. Quando esco dal ristorante vedo il mondo che se la gode". Eppure, ora che ha compiuto 60 anni dice di stare meglio di quando ne aveva 40.

Dall'alberghiero a Gualtiero Marchesi

Eppure, non era affatto portato in cucina, almeno quando sta alla scuola alberghiera a più di 50 km da casa: "Nel primo trimestre avevo quattro in cucina". Finito il terzo anno andò a lavorare in un ristorante di Vicenza, da Remo, dove aveva iniziato a fare pratica per migliorare a scuola: "Ma non ero felice: “È tutto qua?”, mi chiedevo. Mia sorella maggiore mi parlò di un corso di Gualtiero Marchesi alla scuola di cucina Altopalato". L'obiettivo era lavorare nella cucina di Marchesi, per conquistarlo Cracco non si diede per vinto, faceva il pendolare da Vicenza a Milano finché, finalmente, il maestro lo chiamò e da lui lo chef dice di aver tratto un insegnamento importante: "Capire i bisogni delle persone che abbiamo davanti. Era un intellettuale della cucina: pretendeva che ci relazionassimo in modo adeguato". 

Dalla Francia a Masterchef

Masterchef: Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich
Masterchef: Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich

Dopo Marchesi fu la volta della Francia, dove rimase quattro anni, per migliorarsi, imparare, scoprire nuove cose. Poi, il ritorno in Italia: "All’Enoteca Pinchiorri, dove prendemmo tre stelle Michelin, e poi dell’Albereta, dove venne la figlia della cuoca di Lady D, per farsi dare delle ricette per la principessa". Eppure, non era soddisfatto e così prese coraggio per aprire il suo primo ristorante "Era il 2001 ed era nato Cracco-Peck". Ormai era un nome e la televisione iniziò a cercarlo, soprattutto Masterchef: "La prima volta mi chiamarono nel 2007. Ero in cucina e risposi: “Vorremmo parlare con Cracco per un provino”. Finsi di non essere io. Ci riprovarono nel 2010". Quella volta decise di accettare perché la cucina era in un momento di stallo, le persone non andavano più dallo stellato, ma l'idea di lavorare davanti la telecamera, non lo entusiasmava:

Feci lo stesso di tutto per non essere preso: al provino fui molto aggressivo. Mia moglie Rosa mi diceva sottovoce “anche meno”. La produzione invece era entusiasta. La televisione ha riempito di nuovo il ristorante: chi veniva a cena voleva tornare a casa con una foto. Ma la televisione è ripetitiva: dopo sei anni mi ero annoiato.

L'amore con Rosa Fanti

Carlo Cracco e Rosa Fanti
Carlo Cracco e Rosa Fanti

Intanto, al suo fianco, sempre sua moglie: Rosa Fanti. Si conobbero ad un evento: "Un colpo di culo direi. Abbiamo quasi 20 anni di differenza e quando l’ho conosciuta ho dato retta all’1% di possibilità che potesse andare bene". Cracco dice di essere innamorato e anche geloso: "Quel che basta. Io di più. Ma all’epoca di MasterChef ogni giorno al ristorante mi arrivavano lettere d’amore". 

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