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Belen Rodriguez: “Con la crisi argentina la mia famiglia perse tutto, sono fuggita e li ho aiutati”

Belen Rodriguez si racconta in un’intervista in cui ripercorre i momenti più difficili della sua adolescenza, quando era ancora in Argentina, da cui è dovuta fuggire per aspirare ad una vita migliore.
A cura di Ilaria Costabile
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Il nome di Belen Rodriguez è ormai tutt'uno con quello della televisione italiana. Da quando è approdata sul piccolo schermo la sua vita ha subito un cambiamento radicale, e lei è diventata una star. Ma prima di essere un personaggio famoso è una donna che si è allontanata dall'Argentina, il suo paese d'origine, in un momento economicamente difficile, cercando di cambiare le sorti della sua famiglia, come racconta in un'intervista rilasciata al settimanale 7 del Corriere della Sera, in cui si tratteggia un ritratto insolito della showgirl più famosa di sempre.

Le difficoltà in Argentina

L'ultimo programma in cui l'abbiamo vista è stato le Iene, dove ha affiancato Teo Mammucari alla conduzione, ma prima di arrivarci -inaspettatamente- ha dovuto sudare: "Ho ossessionato Davide Parenti, telefonate su telefonate. A un certo punto, per dissuadermi, lui dice: “Se prendo te, il programma diventa un’altra cosa, tu sei una star. È il miglior programma della televisione italiana. Il più innovativo, il più coraggioso". Pensare che, invece, i suoi primi lavori non avevano nulla a che fare con lo spettacolo: "A diciotto anni distribuivo volantini del cinema per strada. A diciannove facevo la pizzaiola in un ristorante". L'Argentina, quando Belen era poco più che adolescente, stava attraversando un periodo politico particolarmente complicato:

Quando Menem sale al potere vende le aziende statali agli americani, incluse le grandi aziende come la Pepsi Cola di cui mio nonno era vicedirettore, ebbene in quel momento l’Argentina cade in una profonda crisi economica. La gente ipoteca la casa, la macchina. Anche noi, da un giorno a un altro perdiamo la casa, senza poter prendere niente: divani, letti, piatti, asciugamani.

La popolazione era terrorizzata, temeva di poter essere privata di ogni avere senza poter fare nulla. Ed è accaduto anche alla famiglia Rodriguez: " Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa. Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare". 

Veronica Sozzani, madre di Belen, fonte Instagram
Veronica Sozzani, madre di Belen, fonte Instagram

La ferrea educazione di Belen Rodriguez

La showgirl più famosa della televisione ha ricevuto un'educazione severa, scandita da dettami religiosi ferrei imposti a lei e i suoi fratelli dal padre, Gustavo, fervente cattolico protestante. Negli anni, quindi, Belen ha dovuto convivere con imposizioni che non le permettevano di assaporare la libertà:

Siccome mio padre frequentava la chiesa protestante, noi figli avevamo molti divieti, tra cui: vietato vedere programmi televisivi con contenuto mondano e non religioso. Guardavamo La casa nella prateria. Non mi permetteva di andare a ballare, né di partecipare ai viaggi di scuola. Vietato mettere gonne corte, vietato ascoltare musica, tranne le canzoni religiose. Insomma, non potevo fare niente, a parte frequentare la chiesa e prendere parte alle iniziative religiose tipo le escursioni.

Belen con la figlia Luna Marì, Jeremias e Cecilia Rodriguez. Fonte Instagram
Belen con la figlia Luna Marì, Jeremias e Cecilia Rodriguez. Fonte Instagram

L'arrivo in Italia e il lavoro in tv

Poi, un giorno, arriva la svolta, grazie ad un servizio fotografico in costume: "Quando la chiesa era venuta a saperlo, ci aveva scomunicato" la decisione più giusta era quindi andar via. La direzione, grazie ad una agenzia di modelle, fu l'Italia, a Riccione: "Eravamo in otto ragazze senza permesso di soggiorno, istruite su cosa dire in caso di fermo. Arriviamo e scopriamo che il nostro lavoro non è di modelle bensì di ragazze immagine. Noi che avevamo immaginato passerelle, foto, ci ritroviamo nei locali a ballare sui cubi. Scopro un'agenzia di modelle a Bologna, ci vado di nascosto e da lì arrivo in tv". Da quel momento ogni provino è un successo e con i primi guadagni importanti ha realizzato un suo sogno: "La casa ai miei genitori. Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli". 

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