Robert Englund e il futuro di Freddy Krueger: “Ripartite da Nightmare 3, ma non rifate più il primo film”

Sono passati quindici anni esatti dall'ultima apparizione cinematografica di Freddy Krueger. Il remake di Samuel Bayer del 2010 ha di fatto seppellito il franchise di Nightmare, lasciando i fan in un limbo che dura ormai da un decennio e mezzo. Ma se Robert Englund ha appeso al chiodo i guanti con le lame, questo non significa che Freddy non possa tornare a terrorizzare una nuova generazione di spettatori.
Il labirinto dei diritti che blocca tutto
In una conversazione con Indiewire, Englund ha sollevato il velo sul principale ostacolo che impedisce il ritorno del suo personaggio più iconico: i diritti cinematografici. È quindi questione di soldi e lo dice senza mezzi termini:
Ci sono così tante persone coinvolte che hanno una fetta della torta. Quando Wes è morto, ha lasciato moltissimi diritti alla sua proprietà. Possiede davvero tanti diritti che aveva negoziato tra personaggi, titoli, nomi, trame e cose del genere. La New Line Cinema ovviamente ha una grossa parte. E molto di questo è stato ceduto a Ted Turner, per poi passare alla Warner Bros. Quindi la Warner Bros. ne possiede una fetta enorme. So che Michael Bay aveva mostrato interesse, e anche la Blumhouse.
Tutto questo groviglio rende complesso anche solo avvicinarsi in maniera teorica all'operazione di un rilancio della saga.
Perché il remake del 2010 è fallito

Quando la conversazione si sposta sul tentativo di rilancio del 2010, Englund non usa mezzi termini, pur mantenendo il rispetto per chi ci ha lavorato: "Credo che il remake fosse prematuro. Amo molti degli attori nel film, quindi non dirò nulla di negativo a riguardo, penso solo che i tempi fossero sbagliati". La critica è misurata nonostante il film sia stato oggettivamente pessimo. L'immagine appena sopra, che mostra Jackie Earle Haley riprendere il ruolo del mostro dei sogni, è diventata un meme tra gli appassionati del genere che spiega in un solo frame tutto il fallimento del progetto.
La visione di Englund per il futuro del franchise
Ma cosa farebbe Englund se dipendesse da lui? L'attore ha le idee piuttosto precise. "So che, prima o poi, riavvieranno il franchise", afferma con sicurezza. "E penso che potrebbero fare il secondo capitolo come standalone e davvero approfondire il sottotesto di Freddy che manipola Jesse e gioca con il suo subconscio". Ma è la strategia complessiva che propone Englund a essere davvero interessante:
La mia teoria è: non ti avvicini più a Nightmare 1. Fai un prequel oppure parti da Nightmare 3 – I guerrieri del sogno, che è il più grande successo del franchise e il preferito dai fan. Quindi farei il 3, il 4 e il 5. Li riavvierei. E poi, per chiudere il franchise, farei il prequel.
Una proposta che ribalta completamente l'approccio standard degli studios, che tipicamente puntano sempre a rifare il film originale. Englund suggerisce invece di saltare direttamente al momento in cui la saga ha trovato la sua forma più matura e amata, per poi concludere tutto con un ritorno alle origini che racconti finalmente la storia completa di come è nato l'incubo di Elm Street. Resta da vedere se qualcuno in Warner Bros. o alla Blumhouse abbia il coraggio di ascoltare l'uomo che ha dato vita a una delle icone horror più amate della storia del cinema. Nel frattempo, Freddy Krueger continua a dormire – ma chissà per quanto ancora.