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Giacomo Giorgio dalla Mostra di Venezia: “Contento per il movimento su Gaza, ma non escludiamo gli artisti”

Giacomo Giorgio premiato ai Filming Italy Venice Award parla del cinema italiano e delle proteste per Gaza: “Non sono d’accordo con l’esclusione degli artisti solo per origine”.
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Giacomo Giorgio arriva alla Mostra del Cinema di Venezia con un riconoscimento importante: il premio come miglior attore protagonista per Belcanto ai Filming Italy Venice Award. Un traguardo che suggella un momento particolarmente intenso della sua carriera e che lo porta a riflettere sul ruolo del cinema italiano nel panorama mondiale.

Il cinema italiano come "motore mondiale"

Raggiunto da Gennaro Bianco per PopCorn Club, l'attore non nasconde il suo orgoglio per l'industria cinematografica del nostro Paese: "Il cinema italiano è sempre stato motore, è sempre stato esempio ed è sempre stata una colonna del cinema mondiale". Una dichiarazione di fiducia che Giorgio accompagna con una visione realistica del settore: "Nonostante si passi da momenti sicuramente migliori a peggiori, credo che lo sarà sempre".

Gaza e le proteste: "Contento del movimento, ma contrario alle esclusioni"

L'attore di Mare Fuori si esprime anche sulla delicata questione delle proteste per Gaza che hanno caratterizzato proprio la manifestazione: "Sono molto contento del movimento che è stato fatto quest'anno per Gaza". Tuttavia, l'attore traccia una linea netta quando si parla di esclusioni basate sulla provenienza. "Non sono d'accordo per niente con l'esclusione e l'escludere artisti", dichiara con fermezza, riferendosi a quanto accaduto per Gal Gadot e Gerard Butler. Poi allargando al mondo dello sport: "Mi ricordo di Wimbledon per esempio".

Non lo trovo corretto perché non credo che uno sportivo, non credo che una persona debba pagare solamente per la sua origine, per la sua lezione. Credo che una persona debba essere valutata singolarmente.

Sulla vicenda è intervenuto anche Paolo Sorrentino, che ha aperto la Mostra con il film "La Grazia", il cui film è distribuito da una piattaforma finanziata da un fondo che sostiene anche startup militari israeliane.

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