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Soffoca la figlia di 2 mesi in casa poi cerca di riportala in vita con scariche elettriche

Il giovane padre 19enne non sopportava il pianto della neonata che non lo lasciva dormire così ha premuto il suo corpo su quello della piccola ma l’ha soffocata. Quando ha capito cosa aveva fatto ha cercato di riportarla in vita in maniera assurda con delle scariche elettriche.
A cura di A. P.
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Ha soffocato la figlioletta di appena due mesi in casa, poi quando si è reso conto di quello che aveva fatto  ha cercato in maniera assurda di riportarla in vita con alcune scosse elettriche sul corpicino della bimba. È questa la pesantissima accusa di cui deve rispondere un giovane padre statunitense di appena 19 anni, Tyler Buchanan, ora in carcere per l'omicidio della piccola avvenuto nel giugno  scorso nell'abitazione di famiglia a Van Buren, capoluogo della contea di Crawford, nello stato dell'Arkansas, in Usa. Durante l'interrogatorio con i detective della polizia, l'uomo avrebbe ammesso di aver ucciso la bambina per farla stare zitta in quanto piangeva e lui non riusciva a dormire.

Il dramma intorno alle 2 del mattino quando l'uomo ha premuto con il suo corpo su quello della piccola per farla stare zitta arrivando a soffocarla nel letto. L'uomo si sarebbe accordo del decesso solo alcune ore dopo, intorno alle cinque del mattino. A quel punto avrebbe tagliato i cavi di una prolunga cercando di provocare delle scosse elettriche alla neonata in un assurdo tentativo di riportarla in vita. Solo quando la madre della bimba è rientrata, intorno alle 9 del mattino, accorgendosi dello stato della figlia, sono stati chiamati finalmente i soccorsi medici che però ormai non potevano fare più nulla.

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