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Violentata in ostello, pubblica online le foto del suo pianto pochi minuti dopo lo stupro

La 27enne sudafricana Amber Amour ha deciso di raccontare il suo calvario da pochi minuti dopo la violenza pubblicando foto su instagram.
A cura di A. P.
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Una foto del suo volto in lacrime scattata con il cellulare pochi minuti dopo il fatto, così la 27enne sudafricana Amber Amour ha voluto raccontare a tutti su internet la violenza sessuale appena subita. “Ho sempre detto che i sopravvissuti devono parlare, metto in pratica quello che ho predicato”, ha spiegato poi la ragazza originaria di Città del Capo raccontano quanto le era accaduto. Nella didascalia della foto pubblicata su Instagram infatti la 27enne ha raccontato di essere stata stuprata da un uomo di nome Shakir che conosceva dopo aver accettato di fare la doccia con lui in un ostello.

"Sono tornata al mio vecchio ostello per lasciare un biglietto per un amico. C'era un altro ragazzo lì, Shakir che mi corteggiava. Lo avevo già baciato una volta, ma lui sembrava ubriaco così gli ho detto che non era il caso. Prima di uscire, sono andato al piano di sopra a salutare un amico. Shakir mi ha seguito al piano di sopra e ha detto che stava andando a fare la doccia. Mi ha invitato a partecipare. Ho detto di sì perché l'acqua al mio ostello attuale è piuttosto fredda e dopo 2 giorni avevo veramente bisogno di una doccia calda. Appena sono arrivato in bagno, però lui mi ah aggredito violentandomi. Gli ho chiesto di fermarsi, ancora una volta, come ho iniziato a piangere ma lui è stato ancora più violento.

"Provo tutti i maledetti sentimenti che scaturiscono dopo uno stupro: vergogna, disgusto, sofferenza", scrive ancora la ragazza. La 27enne poi ha continuato a riferire ogni dettaglio del suo calvario sui social media, postando un Instagram ad esempio la foto di lei mentre subisce un esame interno all'indomani della violenza avvenuta nel novembre dello scorso anno. Sui social network però in molti hanno criticato il suo comportamento insultandola e sostenendo che il presunto stupro fosse una conseguenza delle sue azioni. “Non era un invito alla violenza. Non importa se l'ho baciato. Non importa se era ubriaco. Non importa se ho detto sì a una doccia. Non ho mai detto che potesse diventare violento con me. Non ho mai detto che poteva farmi sanguinare. Non ho mai detto che poteva violentarmi” ha replicato Amber Amour che ora è promotrice di una campagna contro la violenza sessuale dal nome “Basta stupri. Educhiamo”.

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