Svizzera, il fondatore di Ikea pagava 37mila euro di tasse malgrado un patrimonio da 34miliardi di euro

Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea, ha un patrimonio di 34miliardi di euro ma – stando a quanto rivela il quotidiano elvetico 24 Heures – ha versato al fisco una cifra duemila volte inferiore a quanto avrebbe dovuto. Tutto ciò, tuttavia, non è avvenuto nell'illegalità, bensì grazie a un accordo con l'ufficio delle tasse di Epalinges sottoscritto la bellezza di 38 anni fa, quando il magnate arrivò in Svizzera. Nel comune, dove l'uomo ha risieduto fino a poche settimane fa, il fondatore di Ikea grazie a un forfait fiscale pagava imposte per soli 45mila franchi.
Da qualche settimana Ingvar Kamprad è rientrato in Svezia: ufficialmente a causa della morte della moglie, ma i "maligni" pensano che la decisione sia scaturita anche perché il 30 novembre prossimo in Svizzerà si terrà un referendum promosso da socialisti, sinistra radicale e ambientalisti che punta a dire "basta ai privilegi per milionari", che a quel punto non potrebbero più beneficiare di lauti sconti sulle tasse ma rischierebbero di dover pagare fino all'ultimo centesimo.
Credere che dei benefici fiscali abbia approfittato solo Kamprad è profondamente sbagliato: sono infatti 5634 i super ricchi che pagano l'equivalente di 100mila euro di tasse all'anno, approfittando dei forfait fiscali. Ci sono gli imprenditori, certo, ma anche artisti come Johnny Hallyday e Tina Turner e sportivi (ad esempio il nostro Vincenzo Nibali). Il referendum del 30 novembre potrebbe far fuggire i Paperon De Paperoni dalla Svizzera. E se c'è chi esulta, alcuni storcono il naso e prevedono conseguenze anche per l'occupazione.