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Separate le gemelline siamesi unite per la testa (VIDEO)

Dopo 4 lunghi e complessi interventi svolti tra maggio e agosto, le piccole gemelline siamesi nate in Sudan stanno bene. Solo il 5% degli interventi di questo tipo riescono con successo: è il caso di Rital e Ritag Gaboura che non riportano alcun danno al cervello.
A cura di Simona Linardi
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Gemelle prima dell'intervento

Londra ha liberato le due gemelline sudanesi dal vincolo di dipendenza l'una dall'altra a vita, una vita impossibile. Le piccole nate 11 mesi fa a Khartoum, in Sudan, hanno subito quattro interventi delicatissimi effettuati tra maggio e agosto al Great Ormond Street Hospital for Children di Londra. Dopo essere state sottoposte all'ultima operazione il 15 agosto, durante la quale si è dovuta ricostruire la scatola cranica di entrambe, le bimbe sono rimaste sotto osservazione per un mese. Soltanto ora, a distanza di 30 giorni, la notizia è stata resa pubblica, per cui apprendiamo con gioia che la separazione è riuscita perfettamente e che i medici si dichiarano del tutto soddisfatti: interventi di questo genere comportano quasi sempre problemi irreversibili ai piccoli pazienti. In questo fortunato caso invece le gemelline non hanno riportato danni neurologici, nonostante condividessero una parte del loro cervello con annesso scambio di sangue: il cuore di una forniva la metà dell'alimentazione sanguigna necessaria al cervello dell'altra, aspetto che ha reso ancor più delicato e rischioso l'intervento chirurgico.

L'indice di probabilità della nascita di due gemelli attaccati per la sommità della testa, la cui malformazione congenita prende il nome di Craniopagus parasiticus, è di una su 2,5 milioni di nascite e i tentativi di separazione rasentano una percentuale molto bassa. Circa il 40% dei gemelli siamesi nascono morti o muoiono dopo poco tempo. Tuttavia, questa condizione comporta seri problemi di salute e una vita breve.

Il Great Ormond Street Hospital di Londra ha separato per sempre le bimbe

Gli interventi chirurgici sono stati svolti in 4 mesi, arrivando alla separazione con grande successo.

Poco dopo il parto cesareo all'ospedale di Kartum, le piccole erano state trasferite a Londra grazie al supporto di un'associazione di volontari, la Facing The World, che si occupa di bambini con deformità facciali. Il 13 aprile, quando sono arrivate a Londra, la loro situazione di salute stava peggiorando: il cuore di una delle due gemelle stava cedendo, potendo compromettere entrambe, rischiando gravi deterioramenti al cervello. L'ente benefico ha invece finanziato il viaggio delle piccole e dei loro genitori verso l'ospedale pediatrico britannico, dove  Rital e Ritag sono subito state sottoposte ad una serie di test preliminari per deliberare se fosse stato possibile intervenire chirurgicamente e per valutare il margine di riuscita.

I genitori delle gemelline, entrambi medici, si ritengono fortunati. "Noi siamo grati di poter aspettare di tornare a casa con le nostre bambine separate e sane", hanno dichiarato subito dopo la bella notizia. A giudicare dai risultati delle operazioni di questo genere non c'è da biasimarli, se solo pensiamo al tragico risultato dell'operazione delle gemelline siamesi ricoverate sin dalla loro nascita all’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e decedute proprio qualche giorno fa, il 6 settembre 2011.

gemelline unite per la testa
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