Rio 2016, arrestati 10 brasiliani: preparavano un attentato

Le Olimpiadi di Rio de Janeiro erano nel mirino dello Stato Islamico. A renderlo noto è il Ministero della Giustizia, secondo cui dieci persone sono state tratte in arresto dalla polizia federale perché sospette di star preparando un attentato terroristico durante i Giochi Olimpici. Gli arresti sono avvenuti negli stati di San Paolo e Paranà. I soggetti finiti in manette, tra i quali un minorenne, sono stati reclutati sul web dall'Isis, secondo il ministro della Giustizia brasiliano, Alexandre de Moraes. Gli arresti sono avvenuti in ottemperanza alla legge antiterrorismo entrata in vigore nel marzo scorso. Altre due persone sono ricercate.

Tutti i presunti terroristi avevano tentato di acquistare armi. "Hanno comunicato tra di loro con WhatsApp e Telegram e solo due di loro si conoscevano da prima. Il leader del gruppo è dello Stato di Parana (sud)", ha precisato il ministro, riferendo di una "cellula molto amatoriale". I 10 sospetti erano sorvegliati dallo scorso aprile, "avevano aderito a un gruppo denominato ‘Difensori della sharia' e stavano progettando di acquisire armi per commettere dei crimini in Brasile e anche all'estero", ha aggiunto De Moraes. In una nota, il ministero della Giustizia ha precisato che "la polizia federale ha lanciato oggi un'operazione, denominata Hashtag, per smantellare un gruppo coinvolto nella promozione dello Stato islamico e nell'esecuzione di azioni preparatorie alla messa in atto di attentati terroristici e altre azioni criminali". I poliziotti coinvolti nell'operazione sono stati quasi 130. All'indomani dell'attacco a Nizza, il 14 luglio scorso, le autorità brasiliane hanno annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza. Per le Olimpiadi saranno mobilitati oltre 85.000 poliziotti e militari per proteggere 10.500 fra atleti, staff e giornalisti, oltre al mezzo milione di spettatori attesi a Rio.