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Punto da una zanzara tropicale, la sua gamba diventata come quella di un elefante

L’uomo soffre di elefantiasi dopo essere stato infettato da una larva che introducendosi nel suo corpo gli ha provocato un’ipertrofia alla gamba sinistra.
A cura di A. P.
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La puntura di un insetto, una zanzara tropicale, ha cambiato per sempre la vita di un uomo brasiliano, Raimundo, che da quel giorno ha dovuto fare i conti con una terribile malattia parassitaria che ha portato la sua gamba sinistra a gonfiarsi a dismisura fino a sembrare quella di un elefante. La zanzara infatti lo ha infettato con una larva di filaria che introducendosi nel suo corpo gli ha provocato un'ipertrofia dei tessuti sottocutanei vale a dire che l'uomo da allora soffre di elefantiasi alla gamba sinistra. Come documentato nella puntata della trasmissione tv River Monsters su Animal Planet, la puntura della zanzara risale a circa venti anni fa ma da allora l'uomo sudamericano non ha più potuto camminare normalmente e di conseguenza non ha più potuto avere una vita normale.

Attualmente l'uomo si sta sottoponendo ad nuovo trattamento medico sperimentale in materia in una struttura sanitaria di Sao Jose do Rio Preto, nello Stato di San Paolo. Al momento le prime cure sembra che abbiano dato i loro risultati visto che la gamba sembra si stia sgonfiando, ma è ancora presto per avere risultati definitivi. Il fatto è che una volta che ci si ammala di elefantiasi è molto difficile tenerla sotto controllo. Soprattutto nei casi come quello di Raimundo, dove non si cerca subito un trattamento medico, può portare a una invalidità per tutta la vita.

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Casi di elenfantiasi anche in Europa e Stati Uniti

La pericolosità di non curarsi in tempo è ben conosciuta ad esempio dal 67enne britannico Michael che a causa della stessa malattia non curata si è ritrovato con un piede che pesa quasi 20 chilogrammi. Il motivo del doloroso disturbo anche perché nessuno sapeva bene come curarlo essendo una malattia non molto trattata in Europa. Solitamente infatti si vede in paesi come il Sud America, l'India e l'Africa proprio per la presenza di zanzare che veicolano il parassita. In molti non riescono a sopportare il dolore causato dalla malattia e preferiscono essere amputati come lo statunitense Michael Cull, pensionato ex tecnico Nasa cheha ammesso: Nessuno nella sua vita spera di perdere un arto, ma nel mio caso non vedo l'ora. Non riesco più a sopportare questa situazione e dopo essermi consultato con i migliori specialisti sono giunto alla conclusione che l'amputazione è la cosa migliore che possa fare".

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